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Agostino da Ippona « Rallegriamoci, rendiamo grazie a Dio, non soltanto perché ci ha fatti diventare cristiani, ma perché ci ha fatto diventare Cristo stesso. Vi rendete conto, fratelli, di quale grazia ci ha fatto Dio, donandoci Cristo come Capo? Esultate, gioite, siamo divenuti Cristo. Se egli è il Capo, noi siamo le membra: siamo un uomo completo, egli e noi. [...] Pienezza di Cristo: il Capo e le membra. Qual è la Testa, e quali sono le membra? Cristo e la Chiesa ». Sant'Agostino, In Iohannis evangelium tractatus, 21, 8 Sant’Agostino e` uno dei piu’ grandi teologi della Storia della Chiesa, uno di coloro che piu’ a fondo hanno indagato il mistero di Dio, pur nei limiti propri della mente umana. La conchiglia con la quale il bambino-angelo voleva svuotare il mare, la conchiglia dello stemma di Papa Benedetto, simbolo della inadeguatezza della ragione a comprendere i misteri, ci ricorda che di Dio sapremo sempre molto poco, e cio’ non di meno i grandi santi hanno riflettuto, e tutti gli uomini riflettono su Dio, perche` tutte le creature ne hanno un gran bisogno. Leggere il breve scritto in testa a questa pagina puo’ essere paragonato all’improvviso dispiegarsi di un panorama vastissimo, uno di quelli di grandiosita’ mozzafiato, come e` dato vedere in cima ad un alto monte; oppure puo' essere paragonato all’apparire della facciata di una grande cattedrale dopo un intreccio di viuzze….… “…. Rendiamo grazie a Dio, […] perche` ci ha fatto diventare Cristo stesso.” Potremmo dire che sarebbe dura da credere, se non fosse fondata sulle Parole del Maestro, sulle Lettere di Paolo, se ancora non fosse stata scritta dal Santo Vescovo di Ippona e riproposta dal Catechismo della Nostra Chiesa, la Chiesa Cattolica, la Chiesa di Gesu’ Cristo, la Chiesa del Verbo Eterno di Dio. (Rif : http://www.vatican.va/archive/catechism_it/p123a9p2_it.htm n.795 ) Altri Santi (Paolo di Tarso, Tommaso d’Aquino, Giovanna d’Arco e chissa’ quanti altri ancora…) ci hanno parlato del Corpo Mistico, ma, che io sappia, una espressione cosi’ diretta, cosi’ coraggiosa, come “…. Siete diventati Cristo…” e “ … Dio[..]ci ha fatti diventare Cristo stesso“, mi pare sia stata detta solo da Agostino, o per lo meno io l'ho letta solo da Agostino. Direi: innanzitutto credere a cio’ che abbiamo citato e` doveroso e difficile, e’ un punto di arrivo ed una di quelle verita’ che vanno “metabolizzate” con calma, una grandiosa visione che forse presuppone una ascesa faticosa..... Personalmente ritengo che quando il Maestro ci insegno’ che il Regno di Dio e` inizialmente simile ad un granello di senape, volle dirci che gli spazi di crescita del Regno, ed anche nella nostra comprensione, sono enormi…. non erit finis…. ed il Regno sara` in continuo progresso… sempre piu' meraviglioso… inesauribile…. e la conchiglia dell’angelo-bambino ce lo ricordi sempre..… Nel Cristo Totale, cioe’ nella persona di Gesu’ Cristo ( il Capo) e di tutti i battezzati ( le Membra), vi e` molto piu’ di una vicinanza fra le Membra; vi e` una relazione che se sembra nascere nella storia era nella Volonta’ di Dio e gia` eterna; nell’appartenenza all’unico Corpo Mistico di Cristo le singole membra conservano la loro identita’ ma partecipano dell’Unita’ del Corpo del Signore: essere divenuti Cristo non significa aver cessato di essere singole persone, o di essere diventati un altro, non significa aver cambiato identita’, ne' aver diluito con la altrui la propria unicita'. Efesini 1,4 In Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati al suo cospetto nella carità. Efesini 2,6 Con Lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù, Altri due passi strabilianti, dalla lettera di Paolo ai Cristiani di Efeso: siamo stati scelti in Gesu’ prima della Creazione del Mondo, siamo resuscitati e sediamo nei Cieli con il nostro Maestro. Con il Battesimo e con la Fede condividiamo in tutto la Vita stessa di Cristo. Cio' che in forma lapidaria, tuonante, ci ha detto il grande e Santo Vescovo di Ippona, che siamo cioe' diventati Cristo, fa apparire come logico che con Cristo siamo resuscitati e misticamente siamo seduti nei Cieli. Ripensiamo noi stessi alla luce di quanto stiamo dicendo: a similitudine della Trinita’ beata per cui nelle singole Divine Persone e` presente tutta la Divinita’, anche nelle singole membra del Corpo mistico e` presente tutto Gesu’ Cristo: cioe’, e poi liberiamo le vertigini, in ogni battezzato vi e` Cristo con tutti gli altri battezzati, battezzati in senso esteso, cioe’ comprendente tutti coloro che furono scelti dal Padre in Cristo, radicati in Cristo prima della fondazione del mondo, comprendendo anche i morti e quelli che ancora devono nascere; ancora piu’ radicalmente potremmo dire che ogni battezzato e’ Cristo e tutte le membra di Cristo, ciascuna delle quali e’ a sua volta Cristo, pur nella distinzione delle singole membra. Sappiamo che il Cristo Eucaristico potrebbe essere franto in tante parti, ma in ognuna di esse sarebbe ancora presente tutto il Corpo, anzi, piu’ precisamente, tutto il Corpo Mistico, cioe’ Cristo Capo e tutte le sue membra: siamo stati quindi presenti in ogni Particola consacrata, di ogni luogo, di ogni tempo? Dobbiamo dire di si, il Cristo e` indivisibile e noi siamo parte del Cristo ovvero siamo Cristo. Cosi’ siamo noi: uno solo di noi e` misticamente Cristo e tutti i battezzati, e ognuno di noi e’ il Corpo Mistico, pur conservando ciascuno di noi la propria identita’ di singolo membro, di membro unico, irripetibile…. Benche’ di ardua comprensione quello che abbiamo appena detto ha solide fondamenta nella Scrittura e nell’insegnamento della Chiesa, cioe’ nella Eterna Parola di Dio e nel Divinissimo Corpo di Cristo. Altre considerazioni su quanto detto. Siamo stati scelti prima della fondazione del mondo in Cristo: la nostra elezione e quindi la nostra salvezza precedono la nostra nascita nella storia: siamo radicati nell'eternita', siamo da sempre in Cristo. Siamo salvi perche' siamo di Cristo. Siamo salvi perche` siamo parte di Cristo, ma ogni parte di Cristo e` Cristo, quindi siamo Cristo, pur nella distinzione che permane fra Capo e Membra, pur nella distinzione fra Membro e Membro. Il nostro essere Cristo come singoli stabilisce una sorta di “eguaglianza’“ con gli altri Cristiani, ciascuno dei quali e` Egli stesso Cristo : questa vita’ condivisa, o meglio la stessa vita che ci appartiene come singoli, pur salvaguardando l’identita’ propria di ogni singolo membro, questa stessa vita fonda un rapporto fra i battezzati ben piu’ profondo della fraternita’, che pure c’e’ : fonda una eguaglianza, pur nella distinzione, a similtudine della eguaglianza e della distinzione delle Persone Trinitarie. Vorrei che Cristo fermasse la mia mano se in quello che sto per scrivere vi e` errore : in ciascuno di noi vi sono tutti i battezzati e vi e’ Cristo stesso: in me’ vi sono tutti gli uomini e tu Fratello, e Cristo e’ in Noi, e questo e’ molto, molto di piu’ di quello che chiunque abbia mai potuto sperare. Possa Dio non permettere che l’errore grave sia nelle mie povere riflessioni che muovono dalla lettura di una chiara e coraggiosa affermazione del Santo Vescovo di Ippona, una delle grandi luci cristiane, una delle luci maggiori che illuminano lo svolgersi lento e maestoso dei secoli. Due ultime annotazioni. Prima annotazione. Anni fa lessi di un Monaco Ortodosso russo, martire ai tempi di Lenin, che affermava che la Vergine Maria, non e’ solo la Madre della Chiesa (in quanto Madre di Cristo) ma che Ella e` La Chiesa, la Chiesa intera. Alla luce della chiara affermazione di Agostino e’ pensabile che ogni battezzato e’ Cristo, e Cristo e’ uno dei nomi della Chiesa, cosi’ come la Chiesa e’ uno dei nomi di Gesu’ Cristo. Maria e’ , come noi, diventata Cristo; e se Maria e’, come noi, diventata Cristo, Ella e` diventata Chiesa, quindi Ella e` la Chiesa. Molto, molto dopo, la conclusione che Maria sia la Chiesa vale anche per gli altri battezzati: ogni battezzato, essendo Cristo, e` la Chiesa. Ultima annotazione. L’uomo e` stato da Dio creato a sua immagine e somiglianza. In ognuno di noi dovranno quindi esserci delle proprieta’, delle potenze, delle caratteristiche, delle virtu’ che rinviino a Dio stesso come all'unico modello. I maggiori attributi dell’Essere Supremo devono necessariamente avere un’eco nella nostra intima costituzione: potrebbe derivarne che, se Dio e’ Uno e Trino, nell’uomo e negli uomini vi debba essere una qualche Unita', una qualche Molteplicita’, una qualche Unicita'? Mi parrebbe proprio di si’. In ogni Uomo potrebbero esserci, per detta ipotizzata Molteplicita’, Tutti gli Uomini capeggiati dall’Uomo-Dio? Il discorso sta in piedi perche’ nel Cristo Totale ci siamo tutti, da prima della fondazione del mondo. Cristo e` la nostra vera Patria, e noi saremo in esilio (....inquietum est cor nostrum donec requiescat in te....) fin quando il nostro Essere in Cristo ci sara' completamente svelato, e sara` compiuto, perfetto. Antonio Vitti - 21 Dicembre 2010
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