Home

Un Angelo racconta.

 

 

 

Non importa se io dormivo o ero sveglio, se era di notte o di giorno, se stavo bene o farneticavo, se sentivo o leggevo. Importante e' che io sia fedele allo spirito di quanto udii narrare (da un angelo o da un altro essere?). Riporto fedelmente, il piu' fedelmente possibile, quanto il mio mentore ebbe a dirmi; Egli parlera' in prima persona, io saro'  solo il suo scrivano.  

 

 

 

Parte I

Sono un Angelo, il mio nome e' Serafico ed appartengo da sempre al Coro delle Dominazioni. Fra i numerosi compiti assegnatimi nei secoli dall'Alta Amministrazione Angelica vi e' stato un tempo (cinque secoli orsono) quello di custodire  un monaco, un uomo di studi, Bernardino da Valleoscura, o piu' precisamente Dom Bernardino,  Benedettino della Congregazione Cassinense; tutti gli altri miei incarichi sono  stati pertinenti lo sviluppo e la custodia dell'ortodossia fra gli uomini, compito difficile perche'  richiede molta prudenza (la custodia) e molta audacia ( lo sviluppo), molto spirito di discernimento.  Non vi sembri strano,  ma sono un angelo a volte un pochino stanco. Dopo lunga meditazione e dopo aver ponderato bene i pro ed i contro, ho deciso di narrarvi di cose occorsemi, degne di esser narrate e meditate,  Ad Majorem Dei Gloriam; mi serviro' di colui che scrive, che assistero' e che ho impegnato ad essere fedele in modo assoluto allo spirito dei miei racconti, il che' certamente non implica, ne' postula,  fedelta'  letterale alla mia narrazione, potendo essa contenere elementi spuri, del superfluo, delle ridondanze, dei vuoti, degli squilibri minori e maggiori, e chissa' quanti pleonasmi e quanti anacoluti...: ma lo spirito del racconto sara' salvato, vigilero' anch'io. Quanto narrero' riguarda Bernardino. Inizio. Dunque un giorno avvenne che il mio custodito, all'epoca ancora giovane ma con una fama di grande studioso delle cose sacre, fu convocato  dall'Abate dell'Archicenobio di Montecassino, Mansonico II di Boscolungo e, con molto tatto, amorevolmente, e solo a fin di bene, fu distaccato al piccolo cenobio di Canneto, una antica, sperduta Valle dei monti della Campania,  ove la Vergine Beata era apparsa a dei pastorelli,  e dove accorrevano ogni anno folle di Cristiani, per la cui assistenza spirituale fu un tempo edificato il piccolo convento benedettino.  Monsonico II aveva mandato Bernardino a Canneto perche' egli potesse meglio dedicarsi allo studio della  Teologia, la Scienza di Dio,  nella quale Bernardino era molto versato, io posso testimoniarlo con assoluta certezza dopo essere stato il custode di piu' di trecento teologi. Negli anni che vanno dal .... al ...  , anno della morte di Bernardino ebbi modo di godere, anche se mai come avrei voluto,  della pace dei luoghi scelti da Monsonico II per il mio difeso. Fra l'altro in questi luoghi  volli lasciare una memoria: nei giorni in cui si costruiva una bella Chiesa, nomata dal popolo devotissimo  "Delle Grazie" , volli apparire in sonno,  ad un pittore, un tale da San Germano, ed ora sono anch'io fra gli Angeli a sinistra del Cristo Giudice,  sopra una nuvola, dentro il bel nartece della Chiesa. Se andate sul luogo io sono il penultimo da sinistra, se volete quello un po' bruttino (non mi offendo, sono un angelo bonario); detto fra noi sono venuto un po' bruttino  perche'  il pittore, quel tale da San Germano, era un incompetente:  un vanesio come spesso sono i pittori di paese. Dunque Bernardino... mi ha dato sempre grattacapi. Vedeva con chiarezza assoluta quello che gli altri non vedono, i suoi argomenti erano sempre, sempre ortodossi,   originali,   ben detti e con una certa ricercatezza letteraria,  che si sa' quanto importante  per la credibilita' generale di quanto si va dicendo. Solo che Bernardino era una testa dura.... e mi ha fatto disperare piu' di una volta. I suoi Confratelli, in numero di tre, Masino, Placido e Giovanni, volevano farlo Abate, ma non ci fu verso, sarebbe stato, egli diceva, contro l'umilta'. Volevano che fosse Lui a rappresentare il conventino presso le Terribili Autorita' Ecclesiastiche, ma Egli acconsentiva solo dopo un ordine scritto. Fra i suoi interessi piu' forti erano  l'orto e la cucina: grandissima competenza ed amore. Com, pardon, con me mai uno sgarbo, sono stato io qualche volta ad adirarmi con Lui... pensate un po'...  Miei compiti ordinari  sono stati di proteggerlo dalle pericolose distrazioni che gli provocavano i suoi pensieri, quando si assentava totalmente, e toccava fargli lo sgambetto e poi attutire l'atterraggio ....  Ma gli anni trascorsi con Bernardino sono stati per me anni molto belli, di pace, fra colli luminosi ed ospitali, ed un fluire del tempo particolarmente gradevole in tutte le stagioni, nella protezione del piccolo convento di Canneto o dell'altrettanto piccolo convento di Sant'Angelo. Come mai nelle precedenti esperienze di tutela dei teologi a me affidati mi era  capitato di godere della compagnia degli alberi: delle meravigliose querce di Sant'Angelo, dei Carpini Bianchi di Castellone, dei Carpini Neri della Rocca e dei Faggi di Canneto. Ah, le pacatissime conversazioni con le giovani querce dei bordi della strada che va dal Guado Sant'Angelo al Guado Sambuco........ Anche Bernardino amava molto gli alberi, dei quali percepiva la grazia alta ed il messaggio, ai quali accordava fraternita' e protezione. Proprio cosi', l'incanto dello scorrere lento delle stagioni fra i colli della terra cui Monsonico II spedi' Bernardino era indicibilmente dolce; naturalmente questo incanto visto da un Angelo di alto rango quale sono io e' cosa ben diversa da quello percepibile da un uomo carico di paure, di inibizioni e di dubbi come sono un po' tutti gli uomini. Ascoltare un gruppo di giovani piante in sereno dialogo con il vento, ascoltare gli uccelli felici di un giorno  nascente di luce, vedere il passaggio di una nuvola bianca in direzione Nord Est, o interrogare le stelle vicine ed amiche, o tener compagnia agli affioramenti di pietra focaia scesi dalla Fonte Palmelle, o ascoltare i messaggi encriptati nei profumi della lupinella o dello scialino....  anche per me Angelo di un Alto Coro e' stato meraviglioso, e lo fu,  anche se in misura certamente minore, anche  per un uomo sensibile....... e Bernardino era molto, troppo sensibile.

10-1-04

(Continua)