Home

atale: un senso di grande mistero aleggia nell’aria
e
nelle nostre anime in questo periodo dell’anno, che, nonostante le
asfissianti contaminazioni commerciali, e’ il tempo in cui Dio si fa
incontro all’uomo, per Amore, per instaurare il Suo Regno che non avra`
fine, per salvare gli uomini dalle tenebre.…. . Dolci suoni, il
caldo di un ovile, …. un’antica favola, …il profumo del pane caldo:
l’ingresso nel mondo di Dio che si fa Uomo avviene in un
quadro di pace e di poverta’: i primi testimoni ed adoratori del
Dio Bambino sono poveri pastori, poveri animali, ed angeli e stelle,
.... e Giuseppe e soprattutto Maria per la cui disponibilita’ ai
disegni di Dio siamo salvi. Il nostro paese e’ un paese umile,
ambiente sostanzialmente pacifico, estraneo ad ostentazioni di
potere, di violenza, di presunzione, e` un paese naturaliter
cristiano, un paese che in questa nevrotica ed infernale rincorsa
all’accumulazione dei segni del potere o del benessere sembra
confinato ai margini del vivere moderno. Ma il Natale, la nascita
del Dio che ha voluto farsi uomo, ci ricorda che il Regno di Dio in
questo mondo e` un umile regno d’Amore, per Dio e per il Prossimo,
un Amore che deve avere quella genuinita’ che puo’ essere data solo
dall’Altissimo – senza di Te nulla e’ senza macchia - e che
prescinde da beni materiali, inessenziali, spesso dannosi, il piu’
delle volte utili solo a coprire la miseria di chi non e’ in
comunione con Dio. Quando pensiamo al nostro paesino ci prende
sempre un po’ d’inquietudine per non aver visto e per non vedere una
qualche possibilita’ di crescita economica, per non vedere che ci
siano nuovi posti di lavoro che fermino un'ulteriore diminuzione ed
invecchiamento della popolazione: paese povero, ben lo sappiamo, e,
in senso materiale, economico, ai margini della vita moderna. Ma
quando pensiamo ai valori dello spirito ci consoliamo considerando
che siamo uno dei non molti paesi nei quali e’ apparsa la Madonna,
un paese in cui c’erano tredici chiese, un paese veramente cristiano.
Siamo una comunita’ che ha l’obbligo di ricordare a se stessa che
e’ Una, perche' il Corpo Mistico di Cristo e` Uno; una Comunita’ che
e` innestata in Gesu’ Cristo del quale in questa vita’ condivide la
Passione che continua, il cui nome puo' essere stenti,
emarginazione, ma che e` passaggio obbligato per la Resurrezione
verso la quale siamo proiettati. La nascita di Gesu’ Cristo e’ la
nascita del Corpo Mistico, e’ la nascita della Comunita’, di ogni
Comunita’, e’ la nascita della nostra Comunita’, e` in qualche modo
la nascita di ciascuno di noi: e` infatti dal Natale di Gesu' Cristo
che abbiamo la vera vita. Una comunita’ che comprende tutti noi,
tutti i nostri morti, tutti quelli che ancora devono nascere, una
comunita’ tale che ogni suo membro e’ in qualche modo misticamente
Cristo, ragion per cui il Natale e` in qualche modo anche il nostro
Natale. Il Bambino la cui nascita commemoriamo, e' il Bambino nel
quale il Padre ci ha scelto prima della fondazione del mondo;
questo Bambino, nel Battesimo e nel Desiderio che ha acceso in noi
ed in tutti, ci ha associati alla sua Morte, alla Sua Resurrezione,
alla Sua Vita: Gloria in Excelsis Deo!
Accogliamo questo Bambino fra le
noste braccia, teneramente, ispirandoci a Sua Madre, sia Ella sempre
Benedetta, per noi nell'Ermo Canneto. Questo Bambino, e` Tutto in
Tutti, e` il nostro Tutto. Associamoci ai cori degli Angeli e dei
Cieli.
Buon Natale Fratelli Settefratesi
Antonio Vitti - 19 dicembre 2011
 |