Santa, the Befana and My First and Only Toy.
By Delia Socci Skidmore
This is a story of long ago, like many of my stories, when children were
happy with very little and the night of Christmas Eve we went to
Midnight Mass to welcome and honor Baby Jesus and pray like our
religious teachers had taught us to do. This, is my story. Long ago,
post WWII in Italy, Santa was unknown to us and we, the children, did
not get gifts from Santa but from the Befana. The Befana is an old woman
who delivers gifts to children throughout Italy on Epiphany to
commemorate the Kings of the Orient (Magi) that came to bring gifts to
Baby Jesus. The Befana is an old woman and unlike Santa who rides the
elegant flying reindeer, she rides an old broom from chimney to chimney
to deliver gifts to the children. And unlike Santa, dressed in red
velvet suit and hat, the Befana is an ugly old woman dressed in raggedy
clothes. The children hang stockings in the chimney the night before and
go to sleep dreaming about what they might get the next day. As I said
before, my Epiphany years were after the war when very few people could
afford anything. Us children never got toys only dried fruit, some
walnuts a little torrone, an orange and some charcoal because we had not
been respectful of our elders.I could have sworn the dried fruit were
the same ones my grandmother dried during the summer and I helped with
the task. Then one year a memorable thing happen to me, the Befana
brought me a doll. A little rag doll made of straw covered with cloth
sewn around it. The arms did not fold they stood straight because the
straw was stiff. That was the first and only toy I ever got and to me it
couldn’t have been more beautiful. That morning I went first to my
cousin then to my friend to show the precious doll to them. We all
played with it, took turn holding it just like a baby. At night we got a
box, fixed it like a little bed and put the doll to sleep in it and left
it in the alcove by big window. The next day all of my friends came over
to play with my doll. As we approached the doll’s bed we sew movement in
the box. Shocked I thought my doll had come alive. But when I got closer
I sew little newborn puppies in the box. That night my dog had delivered
pups in the doll’s bed. My precious doll that had become everybody’s toy
was all tattered up and dirty. The one and only toy I ever got was no
more. We all set down and cried.
Delia Socci Skidmore
|
Santa Claus e la Befana
By Delia Socci Skidmore
E` una storia come tutte le mie storie di tanti anni fa quando i bambini
erano felici con poco e la sera di Natale andavamo alla Messa di
Mezzanotte per pregare e dar onore a Gesu Bambino come ci avevano
insegnato le suore, nonni e genitori. Tanto ma tanto tempo fa post 2nd
Guerra Mondiale, Santa Claus ancora non si conosceva da noi. I bambini
non ricevevano doni da Santa ma dalla Befana. A differenza di Santa che
cavalca eleganti renne volanti, lei arriva a cavalcioni di una scopa,
sotto il peso di un grande sacco ripieno di caramelle e fruuta secca e
cioccolate - raramente giocattoli, se mai qualche bambolina di pezza – E
mentre Babbo Natale vestito in abito e cappuccio di velluto rosso,la
Befana è una vecchia rugosa vestita di stracci coll’ ampio, grembiule
con le tasche, uno scialle, un fazzoletto e un cappellaccio. I bambini
appendevano calze nel camino la sera prima e andavno a dormire sognando
quello che potrebbe ottenere il giorno successivo. Come ho detto prima,
i miei anni di Epifania furono dopo la guerra, quando le famiglie
potevano permettersi poco. La Befana non ci portva giocattoli ma frutta
secca, noci, un torrone un arancio e carbone perché non avevamo
rispettato i nostri anziani. Avrei giurato che la frutta secca era la
stessa che mia nonna stendeva al sole durante l’estate ed io avevo
aiutato con il compito. Poi un anno una cosa memorabile mi accadde, la
Befana mi porto`una bambolina. Una bambolina di pezza fatta di paglia
ricoperta con un panno di stoffa. Le braccia non si piegavano perché la
paglia era rigida. Quella bambolina fu il primo ed unico che io abbia
mai avuto e per me non avrebbe potuto essere regalo piu bello . Quella
mattina andai prima da mia cugina poi alle amiche per mostrare la
preziosa bambolina. Giocammo tutte insieme, ci passavamo la bambola
tenendola in braccio proprio come un bambino. Poi a sera prendemmo una
scatola facemmo un piccolo lettino per la bambola e la lasciammo nella
nicchia del balcone. Il giorno dopo tutte le amiche tornarono per
giocare con la mia bambola. Mentre mi avvicinavo al lettino dove dormiva
la bambolina avvertii un movimento nella scatola. Spalancai gli occhi,
pensai che la mia bambola era viva. Ma quando mi avvicinai notai dei
cuccioli appena nati nella scatola. Quella notte il mio cane aveva
partorito 4 cuccioli nel letto della bambola. La mia bambola che era
diventato il giocattolo di tutti era ridotta a brandelli e sporchi.
L’unico giocattolo che avevo mai avuto non c’era piu`. Ci quardammo,
guardammo la scatola con i cognolini e ci mettemmo a piangere.
Delia Socci Skidmore
|