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Alfonso Capocci

 "Cronaca agrodolce" della festa di Canneto 1946.

 

Il Professor Alfonso Capocci, pittore e docente di storia dell'arte, settefratese, amava molto il suo paese e ogni anno in agosto vi veniva in vacanza per la gioia dei suoi amici e dei suoi paesani. Il prof Capocci era un uomo pieno di vita, sempre allegro, gran giocatore di tressette, e tutti volevano vederlo giocare non tanto per il gioco in se' quanto per ascoltare le sue battute bonarie ed ironiche che mettevano allegria in tutti. La stessa ironia, la stessa bonomia che troviamo nelle pagine della "Cronaca agrodolce" della Festa di Canneto del 1946, la prima dopo il conflitto mondiale, che i settefratesi vollero anche quale segno che la vita continuava dopo la bufera della guerra.  Il professore era un campione di quel carattere per cui i settefratesi amano, coltivano un'aneddotica semplice e piena di gioia che consta di cento piccoli "fatti" che, pur gia' sentiti mille volte,  non ci si stanca mai di sentire e per la cui narrazione    alcuni sono molto piu' bravi di altri, ed il professore lo era in grado sommo. Capocci era, lo si potra' vedere, uno scrittore brioso ma attentissimo  a cogliere e sottolineare quanto di caratteristico era , ed ancora in parte e`,  nella Grande Festa d'Agosto, quando il nostro paese, per il resto dell'anno sonnacchioso, si trasfigura in spettacoli di ottimo livello per l'omaggio annuale alla Madonna di Canneto. avitti47. Settembre 2003