Aldo
Venturini
Una domenica nel Borgo del
Castello d’Alvito.
Alvito, con la signorilità
dei suoi palazzi e con la sua malinconia di
antica capitale del Ducato , ha fatto da
splendida cornice ad una giornata piena di
sole e d’azzurro.
Salgo al borgo del
Castello per prendere messa.
L’anziano parroco Don
Francesco Del Bove legge il breviario sul sagrato
assolato e dopo avermi raccontato che la
parrocchia ha solo 62 anime,si allontana per
andare ad accendere le campane. Infatti mi
confessa che, non avendo molta disponibilità
economica, ha utilizzato il programmatore
della sua lavatrice rottamata per gestire i
diversi suoni di campane. Alla fase del
prelavaggio corrispondono quelli
dell’Angelus, al lavaggio quelli della Messa
feriale,alla centrifuga quelli della
festiva.
La chiesa è piccola ma molto
ben curata. L’altare centrale è bellissimo.
In alto presenta una graziosa Madonna
Assunta, in basso,un trionfante Tabernacolo
che, con grande mio stupore, custodisce il
Corpo di Gesù. Infatti, è sempre più di moda
(anche se lecito,purtroppo,) relegare Gesù
,il padrone , nei locali secondari della
chiesa.
A fine messa ,mi porto in
una cappella laterale dove un’urna accoglie
le spoglie di Santa Mesia Elia ,una martire
romana decapitata nel 305 , durante la
persecuzione dell’imperatore Diocleziano
(244-311).
Tra gli ex-voto,appesi alla
parete,spicca quello di
Giuseppina Norcia (1940-2008),splendida
figura mistica, che nel maggio 1974
ricevette una grazia.
All’uscita la gente
s’intrattiene sul sagrato mentre, con la
macchina fotografica a tracolla ,mi porto
tra le rovine del vicino castello dell’anno
mille.
Una sottile emozione mi
sorprende lungo i camminamenti che uniscono
i vari torrioni rotondi.
Le merlature si susseguono
proteggendomi da improbabili attacchi di
arcieri e frombolieri. Dai bordi si aprono
improvvise le caditoie, delle botole che
consentivano di versare sui nemici acqua
bollente e pietre.
Al torrione est mi soffermo
a guardare
Settefrati,uno dei possedimenti dei
Duchi di Alvito. Il panorama è mozzafiato
,la visione aerea della
Valle di Comino è superba.
Mentre torno alla macchina ,
le campane iniziano a suonare.
Naturalmente, Don Francesco
ha programmato un’intensa centrifuga di
suoni festivi.
Settefrati 26 febbraio 2012
Quaresima 2012
Aldo Venturini
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