unedì
undici aprile 2011. Un amico mi ha confidato che presso il
nostro cimitero era stato compiuto uno scempio. Infatti,
appena sull’ingresso, l’impatto è devastante: due cipressi
monumentali e secolari sono stati abbattuti con una
motosega.
Pezzi di tronco bellissimi sono ricoperti in
parte dal verde frascame dei rami. È veramente una
devastazione
commessa nel silenzio più assoluto di tutti.
Il cimitero è stato ulteriormente immiserito.
Perché questo scempio? Si dice che siano stati abbattuti
perché i cipressi avevano dei rami secchi e che, poi, il
loro seccume sporcava il tetto dei locali antistanti.
Non è vero. È una pietosa bugia.
Infatti, tra i resti del frascame non c’era
nulla di secco e l’eventuale seccume poteva essere rimosso
con una regolare manutenzione.
Tutto questo è assurdo. E’ come se ad un
bambino piagnucoloso, per precauzione, gli tagliassero la
gola.
Hanno travolto anche alcune lapidi. I nuovi
barbari non hanno avuto pietà nemmeno dei morti.
“ All’ ombra dei cipressi e dentro le urne
confortate di pianto è forse il sonno
della morte men duro? ”
Alla domanda poetica del Foscolo,
sommessamente rispondiamo che a Settefrati è duro vivere,
ma ora, anche morire.
Settefrati 16/04/2011 - Santa Bernadetta Soubirous
Aldo Venturini
Siamo alle solite, al mio paese. Una
cieca furia iconoclasta, che in passato ha fatto gravissime
sortite, si ripropone periodicamente....... Una torre
medioevale pericolante? Demolita. C'e' un rischio di
inquinamento di un acquedotto? Si
distrugge un Fiume Sacro. Una Chiesa si mostra insufficiente
ad accogliere i pellegrini cresciuti di numero? Si distrugge
la Chiesa ( A Padre Pio per ben due volte hanno dovuto
costruire chiese piu' grandi, ma, quando hanno costruito la
terza non hanno demolito ne' la
prima ne' la seconda chiesa, i francescani, a differenza dei paesani, essendo rispettosi
dell'arte e delle memorie storiche). Il taglio di due
Cipressi Ultracentenari (1874) per proteggere, udite udite, ...una
grondaia dall'intasamento, mi parrebbe oltre i limiti del
pensabile, se i precedenti richiamati non suggerissero di
considerarlo, purtroppo, evento quasi "di famiglia", "tradizionale":
aria di casa nostra.
Lo stesso satanico ardire che armo' la mano che si alzo'
contro la Torre, contro Capodacqua, contro la Chiesa di
Canneto si e` riproposto, ed ha preso a bersaglio due Umili e Superbe Icone della Fede, della Preghiera, dell'Immortalita', che
la pieta' dei nostri padri aveva piantato per noi.