Pictures by Mario Fantozzi
Presented Aldo Venturini
The colours
of emotion
Many times we find confort in
the beauty of the skyes, of the sunsets, in the journey of
the clouds, in the delicate wind of the spring that mess up
the olives just pruned.
Mario
Fantozzi doesn’t ignore all of this and, taking us by the
hand, leads us among sparkling domes of starred nights,
among wuthering dawns and coveys of figures that seem to be
just came out of a Walt Disney’s documentary.
His
strong, instinctive tendency to recognize familiar forms in
casual images is exceptional.
This
phenomenon is scientifically called “pareidolia”.
It is not
a trick of the fantasy or a bare optical effect, but
something deeper that lurks in our essence.
A common
example of this can be found in the images we usually see in
the shapes of the clouds, or in the faces and animals we
recognize in the stains and in the encrustations on the
walls.
So, thank
you Mario. With your marvelous photos, you drew our emotion
and colored them.
For this
moments of peacefulness you succeeded in giving us, our
thanks raise from the heart, now that, in this dusk, the
green child of the Comino Valley breathe the first wailing
of the spring.
Settefrati, April 17, 2013
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Foto di Mario Fantozzi
Presentate di Aldo Venturini
I colori dell’emozione.
Molte volte noi troviamo
consolazione nella bellezza dei cieli,dei tramonti,
nelle corse delle nuvole, nel venticello di primavera
che spettina gli olivi appena potati. Tutto questo Mario
Fantozzi lo sa e, prendendoci per mano ,ci porta tra
cupole scintillanti di notti stellate,tra albe
tempestose e stormi di figure che sembrano uscite da un
documentario della Walt Disney.
La sua spiccata tendenza istintiva a trovare forme
familiari in immagini casuali è eccezionale.
Questo fenomeno viene, scientificamente, chiamato
“Pareidolia”. Non è un gioco della fantasia o un banale
effetto ottico, ma qualcosa di più profondo del nostro
essere. Un esempio comune sono le immagini che di solito
vediamo nelle forme delle nuvole, oppure i volti o gli
animali che sembra di scorgere nelle macchie o nelle
incrostazioni dei muri.
Grazie , dunque, Mario. Con le tue splendide foto hai
disegnato le nostre emozioni e le hai colorate.
Per questi momenti di serenità che hai saputo donarci,
un grazie sale dal cuore ora che, in questo tramonto, il
verde bambino della Valle di Comino emette i primi
vagiti di primavera.
Settefrati 17 aprile 2013
Sant’Aniceto,
Aldo Venturini
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