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Coronavirus
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- Coronavirus. Qualche riflessione
Dimensioni particelle nell'aria in
nanometri nm ( 1 nm= 10exp-9 m =1 miliardesimo di metro ovvero 1
milionesimo di mm).
Particelle
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Dimensioni in nanometri nm |
Dimensione relativa al
virus |
Virus
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da 5 a 25
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1
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Fumo di sigaretta
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da 10 a 100
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5
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Polveri varie
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da 100 a 1000
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40
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Batteri
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da 1000 a 5000
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120
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Arerosol (Nebbia) |
da 3.000 a 20.000 |
1.000 |
I valori di cui sopra sono tipici, ma per
ogni categoria c'e' un range di dimensioni piuttosto esteso;
comunque per il discorso che stiamo per fare i numeri proposti
possono andare. Due affermazioni:
- I virus sono dimensionalmente
piu' piccoli di fumo , di polveri, di batteri, di particelle
liquide in aerosol (e.g. nebbia).
- Le goccioline
di acqua che formano la nebbia non precipitano ( la
nebbia si estingue molto piu per evaporazione che per
coalescenza )
- Il fumo di
sigaretta non precipita, cioe' resta in sospensione nell'aria;
una sola sigaretta spande il suo "odore" in un intero
appartamento.
- Se le
particelle di fumo non precipitano, se non precipitano le
particelle di polveri sottili, a maggior ragione non
possono precipitare i virus che sono piu' piccoli,
compreso quelli che sono attaccati ai batteri, o alle gocce
d'acqua degli aerosol emessi dai polmoni (nebbia), o alle
polveri sottili , o allo smog.
Quindi i virus non precipitano, ma restano in
sospensione nell'aria. Possiamo per quanto detto dire
che se in un ambiente c'e' un malato che quando espira
emette virus questi ultimi restano in sospensione
nell'aria per tempi lunghi e si diffondono in modo tale
che la loro densita' nell'aria tende ad essere la stessa
in tutto il volune interessato.
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Possiamo aggiungere che le mascherine che
non bloccano il fumo di sigaretta non possono bloccare i virus
che sono notevolmente piu' piccoli; possiamo ancora pero'
affermare che le mascherine bloccano in ingresso, ma soprattutto
in uscita le particelle liquide maggiori, quelle che
verosimilmente possono contenere una enorme quantita' di
virus.
Abbiamo sentito molto
parlare di mescherine, lavaggio frequente delle mani,
distanza sociale, evitare assembramenti, ma
non abbiamo sentito
parlare molto di aprire spesso le finestre per
ricambiare l'aria quanto piu' e' possibile, avere una
ventilazione costante e consistente soprattutto nei
grandi negozi, nelle scuole e nei locali
frequentati da persone che potendo essere contagiate
possono contagiare gli altri. |
Ancora: se come e' logico pensare bisogna
ricambiare l'aria degli ambienti quanto piu' sia possibile e'
ancora logico pensare che negli ambienti dove possano esservi
dei contagiati, bisogna sostare per tempi brevi il piu'
possibile, in quanto la quantita' di virus "ingollata",
respirata. e' proporzionale sia alla densita' di virus
presente che al tempo di stazionamento negli ambienti in
questione.
Appendice. Se le elucubrazioni di cui sopra sono
fondate, cioe' se e' vero che la salubrita' di un
ambiente dipende molto dai ricambi d'aria per espellere
virus eventualmente presenti, possiamo a livello
macroscopico ipotizzare che le citta' di mare o di
grandi laghi sono piu' salubri o ancora, vicevera,
che le zone nebbiose con sconseguente
inevitabile smog sono meno fortunate e richiedono
maggiori attenzioni. |
Altro argomento . Il virus si e'
attenuato e di molto : ad inizio marzo su 100 malati ne morivano
16 ad inizio ottobre su 100 malati ne muore solo 1 (dico solo
non per cinismo).
L'andamento delle curve che
desrivono l'evolvere della pandemia ci dice che anche
per tempi molto lunghi vi saranno dei malati, che anche
se non moltissimi costituiscono un problema da gestire,
che non sara' risolto dal vaccino che e' solo
preventivo. |
Difatti pensare di poter vaccinare 7
miliardi di persone e' utopico, non sara' mai; la sensazione e'
che nei paesi piu' avanzati se va bene sranno vaccinati il
50-70% delle persone, ma nelle aree economicamente piu' deboli,
con sistemi sanitari traballanti, le vaccinazioni riguarderanno
percentuali basse o nolto basse talche' si avranno miliardi di
persone non protette e quindi si avranno avranno ancora malati
per tempi lunghi.
Ancora oggi purtroppo quando un malato
viene ricoverato in ospedale non e' possibile somministrare
farmaci specifici per l'infezione da coronavirus, perche' questi
farmaci non esistono. Vengono annunciate spesso notizie su studi
farmacologici mirati a far si che il sistema immunitario di un
malato reagisca con forza all'attacco virale, ma per ora si
tratta solo di speranze, e la soluzione del problema di avere un
farmaco efficace per i contagiati da coronavirus non e' in
vista. Ricordate i monatti dei Promessi Sposi?
I monatti erano coloro che erano stati
contagiati dalla peste, ma che erano guariti, e che non si
ammalavano piu'. Per il coronavirus succede qualcosa di
simile, che ci dice che i sistemi immunitari dei guariti hanno
messo su difese tali da poter difendere il soggetto guarito da
ogni ulteriore possibilita' di contagio dalla stessa fonte. Dal
plasma dei guariti che non si ammalano piu' si parte per mettere
a punto un farmaco che attivi le difese dell'organismo in modo
efficace, in modo vincente. Il concetto che chi ha vinto
un'infezione abbia in se' difese sufficienti per la singola
infezione che lo ha affetto, sembra possa estendersi, sebbene in
modo minore, ad altre infezioni. similari. Sarebbe a tal
proposito stato notato che attivare le difese dell'organismo
contro l'influenza ordinaria aiuti l'organismo a fronteggoiare
meglio il coronavirus proteggendo dall'infezione o facendo si
essa sia meno grave. Risulta da studi eoidemiologici effettuati
ed e' verosimile. Il concetto e' che se un organismo fronteggia
attacchi virali vari, veri o simulati, cioe' contagi o vaccini,
detto organismo ha difese piu' forti anche verso futuri
attacchi, diversi da quelli per cui si sono attivate le difese
immunitaroie. Quanto detto rinvia a risollevare la
questione se sia bene sempre vivere in una "bolla" esente da
infezioni, e verrebbe da dire che quando i bambini di una volta
giocavano e si sporcavano tutti i giorni, erano
immunologicamente piu' forti rispetto agli attacchi esterni dei
bambini d'oggi, che praticano una igiene fisica continua, che,
una volta si sarebbe detto che vivono nella bambagia. Il falso
dilemma sarebbe quello di allenare con continuita' le difese o
cercare di evitare gli attacchi; le due cose non sono
totalmente alternative, mutuamente esclusive, ma ancora una
volta i miti moderni, in questo caso quello di lavarsi quanto
piu' sia possibile, possono avere risvolti dubbi se non
negativi.
6 ottobre 2020
6 ottobre 2020
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