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Coronavirus 18 |
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La seconda fase della pandemia. |
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E' in atto una recrudescenza della pandemia, non possono esserci
piu' dubbi in proposito.
Bisogna capire il perche', capire cosa si puo' fare, e cosa non si deve
fare. Ricondurre il tutto a oggettivita' dimostrata scremando per quanto
possibile paure esagerate e/o sconsideratezze, temerarieta' che sono solo la proiezione di negativita'
interne a molti. Negativita' che ognumo riesce a tenere a bada
piu' o meno parzialmente, secondo la propria indole, la
propria cultura, la propria educazione. Ecco una sintesi i numerica al 24 ottobre
2020:
Raffronto fra marzo e fine ottobre
- Il 5/1000 dei positivi complessivi ha sintomi seri o critici - Solo lo 0.5/1000 dei positivi complessivi muore ogni giorno
La pandemia ad ottobre e' meno grave di quella di marzo di 5 volte ovvero ha conseguenze in malati e morti di 5 volte inferiore. Cio' non di meno c'e' una importante recrudescenza del male rispetto a giugno/luglio/agosto. -------------------- Abbiamo detto in altra riflessione che l'abitudine dei tedeschi di dormire a finestre aperte anche quando fa freddo puo' essere concausa dei minori danni che i tedeschi hanno avuto. Un diagramma della situazione negli USA, largamente diffuso, mostra che gli stati che non affacciano su uno dei due oceani hanno situazioni piu' pesanti. Il mare manda aria pulita . Non giungono particolari lamenti dai paesi caldi (Africa), dove la gente vive prevalentemente all'aperto, nonostante la debolezza strutturale dei sistemi sanitari. La Lombardia il Piemonte e la parte centrale/ovest dell'Emilia Romagna sono le piu' colpite; essere piu' lontani dal mare degli altri, e per le stesse ragioni per cui in dette aree c'e' piu' smog che altrove ha sicuramente avuto il suo peso. I virus per leggi della fisica, non della microbiologia, si diffondono nell'aria come e piu' del fumo, delle polveri, dei batteri, degli aerosol. Il fatto che i virus non si sentano non si vedono, non hanno odore, non fanno rumore, ovvero non soso percepiti dai nostri sensi non tragga in inganno: i virus ci sono; o meglio possono esserci e non sapendo se ci sono o meno dobbiamo comportarci come se ci fossero, per proteggere noi stessi e gli altri. Per la metropolitana e gli autobus: questi mezzi, vitali per le nostre citta', sono indicati come pericolosi per i contagi e la cosa e' credibile. Ma nessuno pensera' che sono pericolosi per le ruote o per il rumore o perche' si sta prevalentemente in piedi. Si tratta molto piu' probabilmente che in metro o autobus possono esserci piu' numerosi positivi asintomatici ma contagianti - gli untori di manzoniana memoria- che ammorbano l'aria diffondendovi i loro virus : perche', 'mprasempia', non si ordina di viaggiare con tutti i finestrini aperti, anche se fa freddo? E' ovvio che se si cambiasse l'aria con decisione, tipo o quasi tipo motocicletta il buon senso ci direbbe che avremmo fatto un bel passo in avanti. Per le scuole: non convince assolutamente che basti porre a non meno di un metro di distanza fra loro i nostri scolari/studenti per minimizzare i rischi di contagio; anche per le scuole potrebbe essere decisivo un forte ricambio d'aria, come potrebbe ottenersi con due ventilatori, l'uno che aspiri aria esterna l'altro che espella l'aria interna, il primo eventualmente di quelli che l'aria la riscaldano e, riscaldandola, la sterilizzano. Per lo shopping: essendo il rischio di infettarsi, a parita' di tutto il resto, o come si dicevauna volta, ceteris paribus, legato al tempo di permanenza nei negozi, oltre alla raccomandazione ai negozi stessi di avere forti ricambi d'aria, faremmo altre raccomandazioni: liste della spesa semplificate e mirate, corte, scritte. Acquisti di generi in quantita' maggiori dell'usuale. Evitare merci deperibili che comportano piu' frequenti esposizioni al rischio contagio. 25 ottobre 2020 |