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I due diagrammi
precedenti ci
mostrano l'andamento
dell'epidemia in Italia
dalla meta'
di febbraio
alla meta'
di dicembre, 10 mesi di paura , di danni
economici e sociali, di morti. Contrariamente alle previsioni dei piu'
questa estate avevamo creduto che il peggio fosse passato, ma ci
sbagliavamo. A meta' agosto i primi segni delle fase 2, a settembre i
segni si intensificano a settembre/ottobre realizziamo tutti che una
seconda e grave fase dell'epidemia stava sconvolgendo molte nazioni, fra
le quali l'Italia, alla qiuale si riferiscono i due diagrammi
precedenti. Per quanto riguarda il numero dei morti la fase 2 e'
sostanzialmente eguale alla fese 1; per quanto riguarda il numero dei
contagiati la fase 2 e' apparentemente peggiore della fase 1 ma
sostanzialmente solo perche' il numero dei test giornalieri e' stato
enormemente superiore rispetto alla fase 1, oltre ad altre cause,
fra le quali l'indisciplina e la mancanza di senso di responsabilita' di
molti.
Previsioni, commenti.
1. L'andamento del diagramma 1 autorizzerebbe a dire che il numero dei
morti/giorno entro fine febbraio dovrebbe ridursi a poche unita'/giorno
o praticamente esaurirsi. Molti legano l'andamento delle curve che
descrivono l'epidemia al comportamento umano ma altri considerano detto
comportamento solo una concausa dell'evoluzione del morbo, essendoci
dell'altro che non e' ben noto alla scienza e che ancora ci fa navigare
un po' al buio.
2. Avevamo parlato in precedenti nostre riflessioni sul coronavirus
della possibile enorme importanza della salubrita' degli ambienti che si
frequentano e del tempo di permanenza in detti ambienti. Recentemente
notiamo che il suggerimento di avere il
massimo
dei ricambi possibili di aria e
la
riduzione dei tempi di permanenza in locali non sicuri
e' stato proposto da aalcuni clinici di
fama. Noi ribadiamo che in casa va cambiata spesso l'aria,
che di
notte nelle nostre case e' meglio lasciare semiaperta una o due finestre,
ricordando a noi stessi che il 90% dei contagi avviene fra le mura
domestiche. Ribadiamo che
il ricambio di aria e' importanntissimo nelle
scuole, nei posti di lavoro e su autobus e metro.
PS In un bosco ognuno
puo' immaginare che contagiarsi e' difficile o impossibile, e non
perche' i virus non amino il verde ma perche' l'enorme quantita' d'aria
che ti circonda diluirebbe a livelli infinitesimi qualsiasi presenza
virale. Ma ai nostri fini non c'e' differenza fra un bosco ed una
abitazione o una scuola o un autobus o un ufficio, un negozio, una
fabbrica se se si fa si' che il ricambio d'aria sia il massimo
possibile, notte e giorno, senza sosta, con finestre aperte e
ventilatori. Fra le misure profilattiche pensabili quella di cambiare
l'aria continua a senbrare la piu' logica, la piu' economica...
veramente non si capisce perche' non se ne parli o perche' se ne parli
cosi' poco.
12 dicembre 2020
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