La collina dell’Ara del pozzo , anche se spettinata da
nuove costruzioni, si è vestita a festa con uno scialle di ginestre in
fiore. Non essendoci più nessuno che vada a mungere i fiori, alcuni
generosi ragazzi della Confraternita si sono impegnati a decorare la
piazza con segatura colorata.
Prima di uscire in processione, il parroco, Don Antonio
Molle, ha invitato la Comunità presente ad una coerenza di vita tra il
professarsi cristiani ed esserlo veramente nei rapporti con il
Prossimo e con i Sacramenti della Confessione e dell’Eucarestia.
La processione si è snodata tra i soliti vicoli del
paese. Poche le persone partecipanti e per di più distratte ed impegnate
in un chiacchiericcio diffuso e persistente.
Su tutto ha dominato un altoparlante che ha diffuso
invocazioni in chiesese verdoniano.
E pensare che nella predica ,don Antonio, aveva ricordato
che la festa e la processione del Corpo di Gesù era stata istituita
circa ottocento anni fa. Ad un prete boemo, a Bolsena , celebrando
messa, dopo la consacrazione , alla frazione dell’Ostia, apparve il
prodigio: l’Ostia che teneva tra le mani divenne carne da cui stillava
abbondante sangue.
La festa istituita fu fortemente osteggiata dai
Protestanti che negavano e negano il sacramento della Confessione ,
dell’Eucarestia e della conseguente Presenza reale di
Gesù nell’Ostia consacrata. Dopo ottocento anni, la Mentalità
Protestantica sta dilagando. I nemici della Chiesa hanno scoperto che
dentro il cuore di noi “cosiddetti cattolici” c’è infatti solo segatura,
segatura di colore rosso.