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Un breve racconto di Delia Socci, intriso di nostalgia, e di un po' di tristezza, per via del crepuscolo, del giorno e della vita nostra, ormai orfana delle rondini....

21 ottobre 2013Hit Counter

 

CREPUSCOLO

 

Una tiepida sera di tarda estate mi incamminai per una passeggiata lungo un sentiero quasi deserto. La sfera smeriglia sembrava sospesa nel cielo mentre i raggi del sole illuminavano il crepuscolo e li tingevano di caldi toni rubini. Il pianeta e il tiepido calore si posava leggero sulle spalle. Camminando, mi pervase una dolce malinconia e i penseri correvano lontano come nuvole al vento. Gli uccelli cinguettavano saltellando come danza da ramo in ramo felici e giulivi li accompagnavo con lo sguardo fin quando  ritornarono al nido. Li accompagnavo con lo sguardo e il desiderio di poter volare anche io serena e leggera come una rondine senza pensieri. Camminavo e con lo sguardo cercavo le rondini, le cercavo anche sapendo che non le avrei viste, le rondini non dimorano in questa zona. Ricordo da piccola noi  ragazzi le aspettavamo, “allo sbocciar del mandorlo”  tornavano allo stesso nido sotto la gronda della torre antica. Poi a sera aspettavamo per vederle quando in stormo sorvolavano la piazza in picchiata e subito poi risalivano verso il cielo scuro. Le aspettavamo quando uscivano dai nidi, ci divertivamo a “volare” anche noi come la rondine con le braccia tese come fossero ali  correvamo cinguettando. Le rondini erano nostre amiche e come se capissero volavano sopra di noi poi tutto un tratto voltavano verso il colle e noi correndo appresso a braccia tese. Quasi buio e tutto e`silenzio e la luna fa capolino e le rondini al nido, l’usignolo nascosto tra rami del maestoso tiglio cinguetta la buona notte a noi tutti.

Molti anni dopo son tornata a Settefrati, e cercai le rondini ma non le vedevo,  nemmeno la sera uscirono per volare rincorrendosi nel cielo. Domandai ad una anziana signora e mi disse che un giorno dopo il terremoto le rondini volarono via . Il sole era quasi tramontato e scendeva un venticello fresco che mi accarezza di ricordi e nostalgia  di un tempo tanto lontano che ora sembra solo un sogno; un altro mondo, un tempo che fu. Ed or che anche la mia vita volge verso il crepuscolo il mio tramonto sembra piu`silenzioso anche triste.  Continuo il cammino verso casa, mi accompagna la dolce nostalgia  e il desiderio di aver ancora sogni da poter avverare serenamente.

 

Delia Socci Skidmore

 

TWILIGHT

 

A warm late summer evening I was taking a walk along an almost deserted road. The frosted sphere of the moon appears suspended in the sky while the rays of the sun illuminated the twilight and painted it with warm red tones. The moon and the warm heat rested lightly on my shoulders. As I was walking, I suddenly became homesick and my thoughts were swept away like clouds in the wind.    The happy and joyful birds were whistling and jumping from one branch to the other, and I followed them with my eyes until they went back to their nest. I followed them with my eyes and felt the desire to be able to fly, calm and light as a feather like a carefree swallow. While I was walking, I was searching for the swallows with my eyes; I was looking for them even if I knew that I would not see them because swallows no longer live in this area.  I remember that when I was young, we used to wait for them when “the almond tree blossomed” and they returned to the same nest under the gutter of the old tower. Then at night, we waited to see them when they came out of their nests. We used to play miming the “flight” of the swallows, whistling with our arms stretched out as if they were wings.  The swallows were our friends and it was like if they understood us: they would fly right above us and then would go towards the hill so that we could run after them with our arms stretched. It is almost dark and everything is silent; the moon appears in the sky and the swallows are in their nest. The nightingale, hidden among the branches of the majestic linden, whistles goodnight to us all. Many years later, I went back to Settefrati and looked for the swallows, to see them come out as night fell, and fly as they had always done, chasing after each other in the sky, but I did not see them.  I asked an old lady and she said that one day, after the earthquake, the swallows flew away.  The sun is almost gone and a fresh wind caresses the memories as I feel the nostalgia for old times that now seem only a dream; another world, a bygone era.   And now as my life has arrived at its twilight, my sunset appears more silent and sadder.  I continue walking towards my house, accompanied by the sweet nostalgia and by the desire to still have dreams come true and to fly free like a swallow.  

 

Delia Socci Skidmore