Hit Counter

Cara, Dolce Cascatella....

Nel gruppo la Sig.ra Antonietta Nizzardo, l'unica Settefratese ad aver visto, e servito, il Papa in visita a Canneto.

Nel 1985 Giovanni Polo II visito' la Valle di Canneto.

 L'11 agosto prossimo (2008) sara` deposta una lapide  ricordo.

Ho appreso con vera gioia che nell’ambito delle Festa di Canneto (2008) sara` deposta una lapide allo Schioppaturo in ricordo della visita di tre giorni del grande papa Giovanni Paolo II a Canneto,  visita iniziata il 10 luglio  1985, festa di Santa Felicita, e conclusasi nella sera del 12 luglio. Son passati 23 anni da allora, ed il fatto fu tenuto segreto per anni, anche se qualche cosa trapelo’, la riservatezza di tutti posso immaginare dettata da esigenze di sicurezza. La visita del papa a Canneto fu totalmente privata,  ed Egli fu ospite dei Padri Salesiani che, dopo tanti anni, sono usciti dal riserbo dando un bel resoconto della visita stessa sul Bollettino Salesiano, nel numero dell'ottobre 2006 Il sito, il  modestissimo web site www.settefrati.net che, con il prezioso aiuto di alcuni amici, ho cercato di metter su` (da quasi 10 anni) ha dato rilievo alla visita del papa, e pian piano ha cercato di far maturare, di promuovere  l’idea che bisognasse fare qualcosa,  sia per  rendere omaggio e dire grazie al pontefice per aver visitato la nostra terra,  che per preservare memoria dell’evento, per i tempi venturi.Spesso mi e` occorso di riflettere su questa visita  ed ho sempre continuato a pensare che per Settefrati, per i Settefratesi e per Canneto la visita di Giovanni Paolo II sia stata molto importante, epocale,  come forse nessun altro evento, come nessun'altra visita nella Valle, eccettuata ovviamente l'apparizione della Madonna. Perche` molto importante? Perche` epocale? Presto detto: Giovanni Paolo II e` stato un grandissimo papa, un vero gigante dell'umanita` e dello spirito, ed ha cercato e trovato un po’ di riposo per se stesso nella nostra terra. Aduso a confrontarsi con folle enormi,  con problemi terribili, divenuto punto di riferimento delle speranze di tutti gli uomini, vero leader del nostro mondo cosi’ carico di problemi ed attese, cosi’ assetato di giustizia e di pace, e’ comprensibile che nella sua vita potessero  a tratti affiorare  stanchezza  ed un umanissimo bisogno di stare un po’ da solo:  ..... un'ora di pace.... E chi lo avrebbe mai pensato che Canneto sarebbe stato il luogo prescelto? Ma cosi’ fu’. Dal resoconto dei Padri Salesiani leggo incantato e  commosso di quanta semplicita` fosse capace l’Uomo che parlava al mondo intero come il primo messaggero di quella speranza il cui nome vero e` Gesu’  Cristo : ....   una capanna di frasche... un barattolino vuoto di Simmenthal per bere a Chiarillo.... un key-way  da mercatino di Via Sannio....  un ombrellone da pastore per ripararsi dalla pioggia con i compagni ....  grande, grandissimo, perfetto, amabilissimo, superbo, altissimo maestro.   E tu, Cascatella dello Schioppaturo, che nei secoli sei stata vista solo da boscaioli e pastori e pellegrini,  anche Tu, immagino,  sarai rimasta felicissima  per aver potuto cantare le tue migliori nenie a questo particolarissimo sereno gitante, pellegrino, montanaro, bonario e sorridente e pero' pontifex maximus: costruttore di ponti fra la terra e il cielo....  Anche per te, vero?  dolce Cascatella un gran bel giorno, un giorno memorabile, the day that the Lord has made , il giorno che ha fatto il Signore.Una grande ragione in  piu’ per visitarti di persona quando potremo ed in Spirito tutte le volte che vorremo: vogliamo sentire le stesse nenie sotto gli stessi alberi, sotto la stessa rupe d’argento ove riposo’ il Grande Vescovo di Roma, il Vicario di Cristo,  Grande devoto della Madonna e Grande Amico di tutti gli Uomini.  Cara, carissima  Cascatella Settefratese,  ci aiuti l’eco del tuo canto perenne ad adempiere al comando del tuo piu’ illustre visitatore, alla sua supplica ed al suo ordine perentorio:Aprite le Porte a Cristo: comando e desiderio, destino e promessa, calda preghiera ed amichevole consiglio: si Cascatella, apriremo le porte a Cristo, e le riapriremo ogni volta che ci accorgeremo che si sono richiuse, e se nel riaprirle sentiremo cigolii  pesanti come quelli del ben noto cancello finale, spingeremo con le due mani o con la spalla, ma apriremo: l’eterna nostra aspirazione di aprire la nostra anima a Cristo ha assunto carattere di assoluta necessita’ ed e` diventata quasi facile e gioiosa, e ci sentiamo pieni di coraggio se pensiamo agli inviti dei grandi Visitatori di Canneto: Maria e Giovanni Paolo II, e ai canti delle tue acque, Dolcissima Cascatella,   Serva di Dio anche tu,  proprio come il tuo Illustre Visitatore. av 29 luglio 2008