Emigrazione ed identita`. Brevi riflessioni.
Emigrazione : il contesto
E` bene sempre aver presente il contesto nel quale si opera, i trascorsi che ci portano dove siamo. Poco dopo l’Unita` d’Italia inizia l’emigrazione verso le Americhe, in un primo momento piu’ forte verso l’America del Sud, successivamente verso gli Stati Uniti e, in misura minore, verso il Canada. Si tratta di movimenti che hanno del biblico, interi paesi si spopolano, fenomeno senza precedenti nella nostra storia.
A.D. 1892
L’anno 1892, a partire dal quale si hanno tracce certe dei flussi migratori dai registri di Ellis Island, puo’ essere assunto convenzionalmente come anno zero dell’emigrazione . A 114 anni la situazione in estrema sintesi e` la seguente il 20-25 % dei settefratesi risiede a Settefrati , il 75-80% risiede all’Estero in gran parte negli USA e Canada (non sono che stime approssimate, non dovremmo comunque scostarci molto dal vero, e poi non siamo… farmacisti,.. dati piu` esatti rinvierebbero a metodi di calcolo e/o misura difficili da definire ed ancora piu` difficili da mettere in pratica).
La lingua e` saggia
La lingua e` sempre saggia ed a volte usiamo con naturalezza parole con forti connotati, quasi senza accorgercene. Senza miei sobbalzi e credo senza sobbalzi di chi legge ho detto che il 75-80% dei settefratesi risiede all’estero; scrivendo due parole chiave : Settefratesi e risiede, ho cioe` dato per scontato che gli emigrati di origine Settefratese siano Settefratesi e che essi hanno residenza all’estero, cioe` (residenza) ci sarebbe qualcosa di non totalmente definitivo nella relazione con la Patria d’adozione, quasi una estrema riserva benche` non espressa (l’ultimo pezzo alle montagne, che lo ricoprano di rose e fior….). E cosa significa essere settefratesi, o romani, o napoletani? Significa certamente appartenere ad una comunita` spirituale che ha qualcosa di specifico che la rende tale, che la distingue dalle altre comunita`, un destino spirituale comune che fonda un modo di pensare e vivere proprio, specifico, unico. Questo qualcosa che odinariamente viene acquisito per nascita, puo` essere acquisito per accoglienza, per elezione; questo qualcosa puo` essere anche perso ma per un lento processo che puo’ essere comunque sempre contrastato.
La geografia non c’entra
Se ci guardiamo attorno vediamo che molte comunita`, ed il discorso puo’ essere esteso da microcomunita` a interi popoli, conservano la propria specificita` in ambiti diversi dalla terra d’origine, e che a volte le distanze sono addirittura fattore positivo di stabilita`, sono o possono essere cemento, servono a radunare, a mantenere uniti: se alla fine e` un discorso di sentire comune o d’amore chi puo’ dire che esso si nutra di … brevi distanze?… spesso si nutre di mancanza, di assenza, di desideri inappagati…ti amo perche` ti desidero, ti desidero perche` non ti ho…., ti desidero perche` non potro` mai averti… Il popolo ebraico insegna che la geografia non e` essenziale per la conservazione della propria identita`; molte comunita` di esuli per motivi politici conservano perfettamente la loro identita` lontani dalla madrepatria. Potremmo concludere che essere napoletani e` possibile anche vivendo a lungo fuori Napoli, che essere Settefratesi e` possibile anche vivendo a tempi indefiniti fuori del paese.
Una grande Settefrati
Se non siamo troppo lontani dal vero una grande frazione di Settefrati vive quindi nel suolo d’America, indivisibile con la Settefrati originaria; potremmo azzardare che vi sono frazioni diverse di uno stesso pane, che, mi si perdoni la similitudine che non oso esplicitare troppo, puo` essere fratto, ma dopo la frazione conserva intatta la sua essenza, indivisibile per frazionamento “tessuta in un unico pezzo da cima a fondo”. Dovremmo infine concludere che ovunque c’e` un gruppo di settefratesi c’e` ivi Settefrati e che il minimo possibile dei gruppi, uno solo di noi, e` in qualche modo misticamente tutti noi: anche tutti i morti e tutti quelli che ancora devono nascere: un corpo solo, unico, compatto. Questo e` quanto possiamo tentare di dire in analogia a quanto sappiamo essere vero nella sfera piu` propriamente spirituale, religiosa. Questa puo` essere la teoria.
Teoria e realta`.
La realta` mi si dira` e` diversa, diversissima. Non sono d’accordo. Il primato dell’essere sul sembrare, sull’agire, sul simulare, sul mercanteggiare, sul volersi distinguere a tutti i costi (con sorrisino incorporato), il primato dell’essere e` un primato di roccia dura, indistruttibile: l’essere e` eterno, per il resto si tratta di efflorescenze temporanee. Le liti, le incomprensioni, ci sono certamente, ci sono sempre state, vanno contrastate, ma stanno alla comunita` come una malattia sta al corpo umano. Se Settefrati le cui frazioni sono geograficamente divise, e` una Settefrati unica, diviene improprio anche parlare di fratellanza, a meno di non riconsiderare la parola (per noi fatale!) di fratello; il fratello non e` una persona totalmente separata da me`, nemmeno soltanto una persona cui mi lega un vincolo forte, nemmeno un altro me stesso: e` misticamente me stesso.
Se le cose stanno cosi’ il problema non e` piu’ di rilegare ma, piu` semplicemente di rendersi conto di essere gia` un corpo unico (capire, comunicare, condividere), un unicum in cui ognuno e` tutti gli altri e di servire questo essere unico che ci comprende in modo perfetto: servire il proprio popolo donargli la vita senza condizioni…. Unconditional love…amore senza condizioni… .
Nomina sunt consequentia rerum…I nomi hanno una relazione necessaria con le cose nominate. Nel nostro caso se ci chiamiamo settefratesi deve esserci in noi una fratellanza, in qualche modo deve esserci. Ma il nome oltre ad avere la componente della fratellanza o fraternita` contiene il numero sette. Cosa aggiunge al nostro destino di fratelli il numero sette? Potrebbe significare che il gruppo e` un gruppo perfetto, molto compatto, poco numeroso? E` un numero piccolo, a significare che sara` sempre un obiettivo difficile essere dei sette? Che non e` necessario essere in tanti? Che siamo una cittadella sempre assediata?
27-9-06