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I portoni della chiesa della
Madonna delle Grazie sono spalancati ad una splendida
giornata.
E’ un “Libertango” di sole e
di piccole nuvole che fanno windsurf in un cielo
azzurro-mare mentre un quarto di luna, sbronzo di luce ,
s’attarda laggiù in fondo all’orizzonte.
Entro timidamente in chiesa,
Sacrario dei Morti Settefratesi. Lo sguardo assassino di
Giuditta m’intimorisce, quello della Madonna che riceve,
assieme agli Apostoli, lo Spirito Santo mi rassicura.
In alto lo splendido soffitto
a cassettoni accompagna lo sguardo fino all’organo
settecentesco una volta importante e oramai devastato dal
tempo e dall’uomo. E a proposito dell’organo c’è una storia
affascinante.
Le donne settefratesi per
secoli hanno utilizzato, come lavatoio, la fonte di
Casalevecchia che è fuori dal paese, lungo il sentiero che
porta a Canneto. Secondo un antico racconto, poco prima
dell’alba, durante il tragitto, alcune di queste
ascoltarono, d’improvviso, musica d’organo e videro che
nella vicina chiesa della Madonna delle Grazie si stava
officiando la messa.
Una di loro, entrata dentro,
riconobbe tra i fedeli, la comare morta.
Solo allora si rese conto che
i partecipanti alla funzione religiosa erano tutti fantasmi.
Settefrati
28 novembre 2011
Prima Domenica d’Avvento
Aldo Venturini
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