2 giugno 1946 – 2
giugno 2016
La Repubblica
Italiana compie 70 anni
La ricorrenza e' stata celebrata a Roma
alla presenza delle massime autorita' dello Stato con una
sfilata di reparti delle nostre forze armate; una novita' , per
la prima volta hanno sfilato 400 sindaci in rappresentanza degli
oltre 6.000 comuni italiani. Per noi era presente Riccardo
Frattaroli. Alla parata ha fatto seguito per I rappresentanti
delle istituzioni un ricevimento al Quirinale. Il 2 giugno 1946
fu una data molto importante per la nostra patria, quel che era
in gioco era certamente la forma da dare all'architettura delle
istituzioni – monarchia o
repubblica – ma ancor piu' vi fu il voto alle donne che con
scelte assurde erano state tenute fuori da tutte le decisioni
politiche, anche a loro dobbiamo gratitudine per la scelta
politica
che
ha ancora una sicura validita'. Aggiungerei che il voto fu una
condanna verso una monarchia che fu pavida verso il fascismo
contro il quale il re avrebbe dovuto pronunciarsi anche a costo
di un eventuale alto prezzo da pagare (probabile anche se non
certo). La pavidita' del Re provoco gravi conseguenze: la piu'
pacifica delle nazioni, portatrice di antica civilta', maestra
del mondo, fu relegata ad un ruolo dapprima pagliaccesco e che
poi divenne tragico oltre ogni dire: la vergogna di stare con
Hitler fu colpa dalla monarchia che per pavidita' lascio campo
libero all'irresponsabilita' fascista. Stare con Hitler – Dio
solo sa in quale misura – contribui al deflagare della seconda
guerra mondiale e noi, popolo italiano, non seguimmo la nostra
vera vocazione di cultura, di pace, di bellezza, di arte, di
gioia perche' chi doveva tutelare la nostra identita' non lo
fece e lascio' campo libero alla demagogia che ci porto
alla catastrofe. Il voto del 2 giugno 1946 fu certo per la
Repubblica ma fu anche un voto contro la Monarchia, contro la
nostra Monarchia che fu concausa importante di una delle piu'
grandi tragedie della Storia dell'Umanita'. Una domanda ingenua
e senza risposta …: se nei decenni precedenti la seconda guerra
mondiale le donne italiane avessero votato, fossero state messe
in condizione di portare tutta la loro carica di bonta' ed
umanita' nella gestione della cosa pubblica, la demagogia
fascista e la inconsistenza della monarchia sarebbero state
egualmente cosi distruttive come furono?. Propendiamo per il
no... le donne sono presidio forte contro la disumanizzazione
della vita civile del nostro paese, nell'alveo della Repubblica
e della sua Costituzione che ci sono care e che dovrebbero
vederci custodi premurosi, sempre. 5 giugno 2016
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