Aldo
Venturini
Ricordo di Antonio Socci
Home L’album era di Antonio Socci e la moglie
Donatella,con grande disponibilità, me lo ha fatto visionare
e scannerizzare.
L’ho aperto
e sfogliato con religioso rispetto per le vite degli altri.
Infatti, un album di fotografie è un sacrario di memorie e
di affetti. L’emozione è stata tanta nel rivedere volti e
luoghi di Settefrati sparita.
Ho rivissuto i
forti battiti del cuore, quando bambino,nei lunghi
pomeriggi estivi,andavo a rovistare cassapanche nelle
stanze ripostiglio della mia casa in pietra. Ho rivisto
zi Lucca,zi Memena davanti alle scalette della barberia
Pompa, ahimè,distrutta da polluzioni stradali degli anni
sessanta.Ho visto il mitico arrivo in piazza di zi
Caitanieglie ,un dieci agosto di un anno che non si
sa,con una macchina stracolma di bagagli e di
fiorentinità.
Quanti
volti,quanti bambini,che feste e che gruppi di persone
gioiose e,guardate attentamente,quanta principesca
malinconia sul volto di una Concetta pensosa in un giardino
con bambini,in un afoso pomeriggio d’agosto.
Grazie Donatella
di questo regalo,grazie per avermi fatto rivivere questi
ricordi,questi volti,queste atmosfere di tanti anni fa,ora
che dal mio balcone aperto salgono, da Fossaceca,i richiami
di gatti in amore.
Settefrati 29
maggio 2013,
San Massimo,
Aldo Venturini
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