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1 marzo 2011

Delia Socci Skidmore

 

Il banditore Fu’

 

Tra gli antichi mestieri uno dei piu` “colorful” nei piccoli paesi era quello del  banditore. Questo caratteristico personaggio girava per le vie del paese, oppure si fermava in punti particolari dove si radunava la gente, e, ad alta voce, scandendo le parole, avvertiva tutti sulle ultime leggi e notizie rilasciate dall’Amministrazione, e se arrivava un venditore ambulante, cittadini o forestieri che tenevano comizi in piazza,  era sempre il banditore che informava il popolo. Il telefono non lo aveva nessuno e il telefonino non era stato ancora inventato.

Il piu`veloce ed efficace mezzo di informazione era il banditore.

Il nostro banditore lo chiamavano Fu' , un soprannome che aveva da sempre e nessuno piu' ricordava il suo vero nome. Fu' era un ometto arzillo lo ricordo sempre vestito di nero’ un po’ curvo sotto il peso dell’eta` avanzata.

Abitava solo in una  grande vecchia casa.

Si vedeva che era stata una casa signorile a suo tempo, ora  in rovina. Fu`ci viveva da re.

Quando doveva dare il bando metteva il berretto ufficiale del banditore. Era un berretto nero con falda e sopra  un disegno in fili d’oro. Era vecchio il berretto e logoro non aveva piu' forma e la fodera era ridotta a brandelli.  Ma lui lo indossava come se fosse il cappello di un gran condottiero. L'inverno portava una grande cappa a ruota. Quando sell'avvolgeva attorno e metteva il berretto si vedeva solo il viso con due occhietti lucidi.

Appena arrivava in paese un venditore ambulante Fu' arrivava in piazza, seguito da una fila ragazzi. Ispezionava la merce messa in vendita e se tutto era di sua soddisfazione solo allora andava per le strade del paese ad elogiare i  prodotti e li proclamava articoli di qualita'. "Avvertenz  attenzion", gridava. Aveva con se una trombetta legata a una cordicella intrecciata color d'oro. La suonava forte e a testa alta,    come se guidasse una marcia  di trombettieri.

Appena sentivano   la tromba le massaie si affacciavano alle finestre,  uscivano fuori o si femavano, per prestare attenzione. Poi in fretta con lo zinale ripegato e legato alla cinta con i pizzi a mo`di sacca andavano a fare le compere che Fu` avava lodato. Compiuto il suo compito Fu` ritornava a casa per accudire alle sue faccende giornaliere.

Un giorno alcuni ragazzacci gli rubarono la tromba. Lui si rinchiuse in casa e rifiuto` di dare il bando finche non fu ritrovata e restituita. Poi un giorno anche il vecchio banditore  se ne ando` lassu`dove lo accolsero gli angeli con le trombe nuove e lucenti e suonavano melodie paradisiache. Lui sorrideva ed alzava la mano con la sua tromba in trionfale saluto.  Solo allora durnate i funerali venni a sapere che il suo vero nome era Vincenzo. La gente del paese venne in gran numero in corteo ad accompagnare Vincenzo al suo riposo eterno.

 

 

Riposa in pace Fu` Banditore.

 

 

Delia Socci Skidmore