Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,…. La Creazione attende con impazienza……
La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio; essa infatti è stata sottomessa alla caducità - non per suo volere, ma per volere di colui che l'ha sottomessa - e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione, per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. (Rom 18, 19-21) Con il peccato originale la creazione e’ entrata nello stesso stato di sofferenza del genere umano. Il peccato e’ corruzione che si propaga a danno di tutto e di tutti. Ogni singolo peccato ha effetto negativo non solo su chi lo commette, ma sull’intera creazione, salvo la colpa individuale. Ogni preghiera ed ogni atto d’Amore eleva il creato, cioe’ la Chiesa , la natura, il cosmo, tutte le creature, verso Dio, principio e fine di tutte le cose, pur permanendo il merito individuale. San Paolo nella lettera ai Romani ci dice che la creazione “ attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio”; che essa e’ sottomessa alla caducita’, che spera di essere liberata dalla schiavitu’ della corruzione per entrare nella liberta’ dei figli di Dio. La caducita’, ammantata di mistero finche` si voglia e’ certamente intervenuta dopo la Creazione, e percio’ in ogni creatura c’e’ nostalgia della purezza primigenia, del passeggiare con Dio in un giardino che non ci appartiene piu’, ma nel quale l’infinta Misericordia ci reintrodurra’, per i meriti di Gesu’ Cristo e del Suo Corpo Mistico. C’e’ un parallelismo evidentissimo fra le vicende degli uomini e quelle del resto del creato: sono, siamo, nella caducita’ io, gli uomini e tutto cio’ che e` stato creato da Dio; lo siamo per causa del peccato, i cui effetti hanno coinvolto pesantemente tutto e tutti; il ripristino del beato stato primigenio, ovvero la salvezza dalla caducita’, si chiama Cristo Redentore: il Tutto in Tutti. Ogni peccato degrada l’uomo, e questo lo sapevamo, ma ogni peccato degrada ogni altra creatura e tutta la Creazione, o il creato o il cosmo che dir si voglia, ed a questo non si e` molto riflettuto, o piu’ esplicitamente, io non lo avevo ben capito, non lo sapevo bene... Ma, al contrario, ogni preghiera, ogni atto gradito a Dio , secondo Carita’ e Verita’, innalza l’uomo ed il cosmo verso Dio Altissimo. Ci sarebbe quindi una solidarieta’ universale una compartecipazione di tutti al bene ed al male dell’Universo, del Cosmo, o, meglio, della Creazione, fermi restando i meriti ed i demeriti della singola persona che prega o che pecca. L’offesa che potrei fare a Dio o ad un fratello impoverirebbe il Creato, ma un atto gradito a Dio lo arricchirebbe. Questa solidarieta’ universale sembrerebbe una sorta di lettura estrapolata del desiderio di Cristo “…ut unum sint”, che ad una prima lettura pare destinato ai soli discepoli, successivamente agli altri uomini, “ut unum sint” che e` estrema sintesi del desiderio di Cristo che andava volontariamente incontro alla morte per amore. Il desiderio e la preghiera per l’unita’ di Cristo parrebbe estendersi verso uno sconfinamento dal Corpo Mistico verso l’illimite, verso tutte le creature, tutte comunque e certamente amate dall’Eterno di Amore Infinito: Il Dio che ha creato ama tutte le sue creature. La storia della salvezza … nella notte in cui Cielo e Terra si sono unite, in un’umile grotta, metaforicamente forse il cuore di ogni uomo, molte creature non umane hanno partecipato al coro, alle nenie tenerissime per la gioia di un Bambino Speciale che veniva fra noi: c’era un bue ed un asinello, c’erano delle pecore, c’erano degli angeli, c’era la musica, c’erano le stelle; ancora un asinello per la fuga in Egitto, ancora un altro per l’ingresso a Gerusalemme, dove c’erano anche le palme . E c’e’ il pane ed il vino ad essere trasformato nel Corpo di Nostro Signore…. Altre creature oltre gli angeli e gli uomini a partecipare all’affascinantissima storia della salvezza che si interseca in modo inestricabile con la storia della Vita. Della vita ordinaria: l’aria , l’acqua, le energie gravitazionali od elettromagnetiche, i vegetali, i pesci, tutti gli altri animali , tutto, niente escluso di cio’ che esiste, a configurare un sistema dalle intedipendenze cosi’ fitte, cosi’ complesse, cosi’ necessarie, da indurre a dire che il Creato e’ Uno e che conseguentemente vi e’ compartecipazione di ogni essere alla vita di ogni altro essere e di tutti gli esseri.
Antonio Vitti – 8 marzo 2012
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