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Una premessa doverosa. Ho
avuto una formazione scolastica ed universitaria tecnica ma
con il trascorrere degli anni ho visto accrescersi in me una
forte passione per la cultura umanistica in genere:
letteratura, arte, teologia, filosofia... Nel mio percorso
vedo risvolti positivi (il rigore della matematica, una certa
possibilita' di "leggere" il mondo sensibile); vedo
anche risvolti negativi: se potessi tornare indietro
imposterei tutta la mia formazione verso i saperi umanistici,
ma e' troppo tardi. Corro dei rischi nel voler parlare di
argomenti come quello di questa pagina, ma non mi importa piu'
di tanto; la paura e' quasi sempre una cattiva consigliera.
Il mito della caverna di
Platone, riassunto per motivi pratici al minimo possibile,
rischiando di perdere per strada parte dei numerosi
significati ci dice che siamo prigionieri delle immagini
di cose sensibili (ombre del fondo della caverna) e che siamo
incatenati per impedirci di cercare il vero oltre le
ombre, oltre le ingannevoli apparenze. Ci dice che
un uomo riesce a liberarsi dalle catene delle
opinioni e scopre che oltre le immagini delle cose sensibili
vi sono le cose (pero' soggette al divenire, mutevoli), vi
sono ancora le stelle (idee) e, finalmente, il sole che e'
metafora del Bene, di Dio; questo uomo (il filosofo) non
riesce a comunicare ai suoi compagni ancora prigionieri le sue
scoperte, per l'opposizione di questi ultimi.
Molti gli insegnamenti che
questo mito ci da' sotto i veli delle immagini, semplici, che
ci propone; immenso deve essere stato l'impatto sullo sviluppo
del pensiero umano del racconto di Platone (e' anche tale il
mito della caverna, un breve racconto, nel ritmo, nel
linguaggio semplice, per la facile comprensione sul piano
letterale) . L'uomo che riesce a liberarsi, il filosofo,
scopre che, prima delle sue fatiche, non sapeva nulla o quasi,
e che fuori della caverna ha capito molto di piu'; per una
caratteristica, per una legge positiva che pare intrinseca di
ogni sapere, il filosofo sente il desiderio di comunicare
quanto ha appreso ai suoi compagni ancora prigionieri (a tutta
l'umanita') , perche' il sapere vuole comunicarsi e chi sa' e'
il piu' delle volte un buon maestro; purtroppo, per una
caratteristica o per una tentazione negativa presente
nell'animo di molti , il filosofo e' malvisto, e rischia di
essere eliminato, perche' da' fastidio la fatica che il
percorso proposto implica ed altro, per invidia, perche' a
nessuno o quasi piace sapere che non sa'. Chiaramente Platone
nel dirci che il filosofo puo' essere respinto aveva in mente
Socrate e la sua tristissima fine. Noi possiamo vedere nel
filosofo respinto anche Gesu' Cristo. Sembra difatti che fare
del bene esattamente come il sapere ed il voler comunicare il
sapere, esponga a pericoli, scateni l'odio, le gelosie,
la derisione.... Rischiando ancora una volta di perdere
significati nel sintetizzare direi che : l'uomo
non sa', e non vuole sapere; aggiungerei come
ulteriore sintesi che l'uomo non sa'
quello che non sa' e che gli da' generalmente
fastidio sapere che non sa. Aggiungerei ancora che il percorso
della conoscenza, la ricerca della Verita', approda al Bene,
che e' assimilabile all'Amore; che ci fosse un legame stretto
fra Verita' e Carita' ce lo ha ricordato Papa Benedetto, una
grande mente, nell'enciclica Veritas in Caritate:
mentre la Verita', la Sapienza sono compagne della Carita',
della Bonta', l'ostilita' generalizzata verso il sapere e
verso i maestri del sapere e' compagna della cattiveria,
di quella che puo' uccidere (Socrate, Gesu' Cristo);
detto in altri termini se al polo piu' alto vi e' Dio che e'
Verita' ed Amore, al polo opposto troviamo meschinita',
imbastite di miseria culturale e morale .... e Socrate e Gesu'
sono uccisi. Sappiamo tutti di Gesu', uno di cui nomi e'
Verita', uno dei cui nomi e' Amore; di Socrate possiamo
dire che e' l'indiscusso capostipite di una genia di uomini
che, luminosi fari della storia, hanno fatto uscire
coloro che lo hanno voluto dalle caverne. Senza Socrate non
avremmo avuto Platone, Aristotele, Agostino, Tommaso.
5 febbraio 2016
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