Massimo Parravano in visita al paese natale di Don Crescenzo Marsella

Montattico

 

Home Ciao Antonio, stamattina [10 dicembre 2013] il cielo era fantastico ed insieme al mio amico Macari Olimpio (indigeno) mi sono fatto una sgambatina a Montattico e vedendo un portone con il nome che leggerai non ho resistito ad estrarre la mia macchinetta fotografica. Forse ci sono molte cose che legano il nostro paese a quella contrada oltre la quota , sorge a 700 metri di altezza e in epoca romana Tito Pomponio  Attico la volle come sua dimora  da cui in seguito ha preso il nome.  Montattico vanta una veduta panoramica che domina tutta la Valle di Comino. Oggi vi si trovano i resti di una torre medioevale, sorta con buona probabilità su quella che fu una delle tante dimore di Tito Pomponio Attico. Attualmente ha una popolazione di poche decine di persone, ma non dimentichiamo che la sola comunità di italiani in Irlanda vanta un’altissima percentuale di Montatticesi, che la ripopolano specialmente nei periodi estivi. Interessantissima è la chiesa della Madonna della Pace che viene venerata il 29 luglio in ricordo del terribile colera che nel 1837 porṭ morte e sofferenza a Montattico. Il 29 luglio 1837, vestiti di sacco, a piedi scalzi, con la fune al collo e la corona di spine sulla testa, i Montatticesi si votarono alla Madonna della Pace in una solenne processione di penitenza  tra le vie del villaggio. Da quel momento, secondo i racconti giunti fino ai giorni nostri, il colera cesṣ   di  mietere  vittime.  In occasione del centenario, ovvero nel 1937 gli emigrati di Montattico vollero restaurare a proprie spese la chiesa della Madonna della Pace. Da visitare, oltre ai resti della torre medioevale e la chiesa della Madonna della Pace, vi sono i pozzi creati dagli stessi abitanti del luogo per la raccolta delle acque piovane. Appena possibile torneṛ a fotografare il tutto insieme al mio “Cicerone” .

 Massimo Parravano  10/12/2013    

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