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Aldo Venturini

Destinazione Paradiso.

 

Il teatrino della Vita oggi rallenta, anzi si ferma.

Va in scena la Morte. Non bastano più le sceneggiate di sempre, i fiori e i lumini più belli, tutto il solito apparire fine a se stesso, per la solita, infinita, gara di stupidità.

Oggi tornano i nostri Morti che non possono più sussurrare parole di perdono e di amore. I nostri Morti tornano a benedirci , purificati dalla Divina Carità che li arde.

Oggi con Loro ci sarà un tenero abbraccio d’amore, una anticipazione di quell’abbraccio che, forte forte,ci daremo quando ci verranno incontro un giorno, sulle soglie della Vita.

Ricordo una fredda ed assolata mattina di dicembre di cinquant’anni fa. Mio padre Gaetano, agonizzante su di un letto, aveva il cuore squarciato dalla vita e da un infarto. Con gli occhi chiusi , sorrideva e parlava concitatamente con mio zio Aniceto e con i miei nonni Pasquale e Nina,  tutti morti decenni prima.

Si erano , sicuramente , ritrovati sulla  banchina di una stazione , con un treno in partenza che aveva un’unica meta:  Destinazione  PARADISO.

Settefrati 2 novembre,

Commemorazione dei Defunti,

Aldo Venturini

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