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Aldo Venturini
Nostalgia
Dalla terrazza della mia
casa in pietra, frugo nelle pieghe luminose di una fredda serata
settefratese. La chiesa della Madonna delle Grazie, sull’attenti in una
garitta di luce, fa da sentinella ai nostri Morti e alla strada che
porta alla Regina di Canneto.
Laggiù, i paesi Picinisco,
Atina, Casalvieri, Alvito, Gallinaro, San Donato sono accesi agli angoli
della valle di Comino, come candelieri votivi delle cappelle laterali di
una immensa Cattedrale.
Lassù , tremulano le
costellazioni di Andromeda, Orione, Cassiopea che hanno punteggiato i
sogni e le sere della nostra giovinezza. Appoggiata alle sponde del
Grande Carro, c’è la costellazione del Pastore che, muta nell’Universo,
guarda attenta verso il sud.
C’è infatti una transumanza
di stelle lungo i tornanti luminosi della Via Lattea.
Dalle profondità
dell’infinito, l’emozione si fa strada e nel cuore, in fondo al cuore
c’è tanta nostalgia di Dio.
Settefrati 10 gennaio 2013
Sant’Aldo eremita.
Aldo Venturini
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Aldo Venturini
Nostalgia-English version
From the terrace of my stone house, I poke around the bright folds of a
cold evening in Settefrati.
The church of “Madonna delle Grazie”, standing upright into a sentry-box
made of light, guards our deads and the path that leads to the Queen of
Canneto, as a sentry.
Down there, the towns of
Picinisco, Atina, Casalvieri, Alvito, Gallinaro and San Donato
are turned on at the corners of the Valley of Comino, like votive
candlesticks in the side chapels of a huge cathedral.
Up there, the constellations of Andromeda, Orion and Cassiopea, who have
spotted the dreams and the nights of our youth, tremble.
Leaned on the banks of the Big Dipper, there’s the Shepherd
constellation that, mute in the universe, look carefully southward.
There’s, indeed, a transhumance of stars along the bright bends of the
Milky Way.
From the depths of the infinite, emotion makes her own way, and inside
the heart, into the deep of the heart, there’s so much longing for God.
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