Foto di Aldo Venturini

Grazie Aldo

Quanti morti….

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L’anno che sta per concludersi e` stato un anno durante il quale sono morti molti settefratesi,  troppi, un continuo susseguirsi di lutti che ha raggiunto il suo massimo in luglio-agosto.  Statisticamente parlando non ci sarebbe nulla da dire, non c’e’ mai perfetta uniformita’ nell'accadere di eventi naturali, e cosi’ come possono esserci periodi particolarmente piovosi , o freddi, o caldi cosi’ puo’ accadere che in un certo lasso di tempo possa aversi un numero di decessi anomalo, notevolmente superiore alla media. Fin qui il ragionamento freddo ma la morte fa soffrire, fa riflettere, la morte e` un mistero  di dolore, la morte fa piangere. Gesu’ Cristo stesso pianse per la morte del suo amico Lazzaro  con cio’ insegnandoci  che il dolore per un evento luttuoso e’ legittimo, anzi, se vogliamo seguire il Maestro, doveroso.

A volte viene da pensare che qualche cosa di noi, e` fermo all’eta’ dell’adolescenza, diciamo agli anni della scuola media .. ed invece…   si avvicina rapidamente, freddamente, l’eta` del pensionamento , che sara` seguito da … . Mentre tanti anni fa il mondo girava allegro  e si parlava di esami e amori e automobili e vacanze ora il mondo gira greve e si parla di diabete e malattie coronariche e..  appartamenti in Florida dove attendere l’Evento Finale…. in shorts e sneakers.  Il mondo si restringe attorno a noi, non sempre ce ne accorgiamo, ma chissa’ quanti luoghi cari ci sono gia’  stati definitivamente preclusi…: penso agli amati monti di Settefrati, splendidi in giugno, ormai irraggiungibili, fuori portata, trascorsi, ancorche` desideratissimi .. e tutto  cio’ e` un po’ morire.  Un grande scrittore disse che la morte non e` un evento istantaneo ma un lungo processo, per cui  si puo’ esser morti al 20%, al 30% al 40% … a me pare in certi momenti  di essere ben oltre il 50%... soprattutto perche’ molte, troppe persone care hanno valicato le colonne che introducono al regno dell'oltretomba.

La morte, ovvero il mistero che ci fa passare dalla terra al cielo , dal tempo all’eternita`, ma che e` doloroso al massimo grado. Ma il mistero e` stato  illuminato da Gesu’  di Nazaret: risorgeremo a nuova ed eterna vita : la Fede impiantata da Benedetto nelle nostre contrade ce ne da ragione; per i meriti di Gesu’,  per i meriti della Passione, Morte e Resurrezione di Gesu’ , noi che gli apparteniamo, noi che siamo parte del Suo Corpo Mistico, noi risorgeremo: nonostante le nostre colpe e non certo per i nostri meriti:  risorgeremo per la Grazia di Dio Altissimo, per il dono dell'Eterno.

Il cimitero e` vicino al centro piu’ antico della nostra spiritualita’, la Chiesa delle Grazie;   nei sotterranei di  questo antico tempio di San Benedetto  vi sono i sacri  resti dei nostri antenati, e da questo stesso Tempio in un tripudio di luce ogni anno e per sempre appare al buon popolo di Dio la Vergine Madre, per il cui Si' siamo salvi, Colei che un giorno elesse a Sua Dimora l’Ermo Canneto. Nel Tempio delle Grazie il regno della morte assume serenita`: Dio ha promesso, Dio ci chiamera’ a nuova vita, a vita eterna, ritroveremo tutti i nostri cari, ritroveremo genitori, nonni, ritroveremo  gli amici piu’ cari, la cui dipartita un giorno  ci impoveri’.  Settefrati e` il paese di Canneto, quindi il paese della Madonna;  Maria continuera` ad andare incontro ad Elisabetta, che rappresenta tutta l’Umanita`; a noi  l'alta missione di servire Maria che reca   ad Elisabetta il Dio Eterno fatto Uomo per la salvezza degli uomini : in un giorno beato di luce i morti dei sotterranei delle Grazie, i morti del vicino cimitero ed i tanti morti dell’anno che sta per chiudersi  saranno chiamati dal Figlio di Dio e di Maria: questo il messaggio dei nostri monti e del nostro cielo; questo il messaggio del Tempio Benedettino e degli alti cipressi; questo il messaggio  delle altissime stelle e della Maris Stella; questa e` la nostra Fede.

Antonio Vitti - 3 dicembre 2009