ll ritorno di Santa
Giusta all’Antica
di Picinisco.
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infaticabile Restauratore di processioni, di chiese , di santuari, ora
ne ha combinato ancora una delle sue: Don Antonio Molle ha fatto
restaurare la statua di Santa Giusta che sta nella chiesa in una
contrada di Picinisco : l’Antica. Sabato scorso, 17 luglio l’ha
riportata dalle botteghe di restauro napoletane ed ha chiamato
all’appello tutti i devoti della Santa. La processione è partita da una
casa a nord della contrada e, con la Confraternita di Settefrati in
testa, è arrivata in chiesa accompagnata da vivaci colpi scuri e dal
timido tintinnio di una piccola campana. Per l’occasione il paesaggio
che sembrava uscito dal pentagramma dell’estate vivaldiana ha mostrato
il meglio di sé, con un sole maturo che calava all’orizzonte tra i
castelli medioevali di Vicalvi e d’Alvito e la chiesa di Santa Mesia.
Anche Lei, come Santa Giusta, fu Donna martirizzata perché testimonio’
,contro tutto e tutti, la sua fede. La chiesetta si riempie subito e
molti restano fuori a spiare i preparativi del rinfresco offerto dal
Comitato e da molte famiglie che generosamente hanno offerto
un contributo culinario. A sera inoltrata, una Fanfara dei bersaglieri
in pensione ha fatto una gioiosa irruzione sul piazzale antistante la
chiesa ed ha concluso la sua movimentata esibizione con un
applauditissimo Inno di Mameli. Poi Don Antonio dà la benedizione
finale,ed è subito ….sagne e fagioli . Un’orchestrina incomincia ad
urlare. Il tempo di prendere un bollente assaggio di sagne e con la mia
bianchina fantozziana m’avvio di corsa, si fà per dire, verso casa.