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Renato Vitti

Cronaca di un’ignobile sfratto

 

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   Alcuni giorni fa, andando all’ufficio postale, notavo il portone del “Centro Anziani” aperto e mi affrettai ad entrare, pensando e sperando di trovare qualcuno dopo mesi, anzi anni, di forzata chiusura per le pessime condizioni igieniche del locale. Ma, con mia somma meraviglia, trovavo un cantiere in piena attività: ponteggi; tramezzature in corso di realizzazione; raschiature delle muffe su pareti e soffitti.  Fui contento:  finalmente il Comune si sta adoperando per dare agli anziani del Centro un locale adeguato e degno di tale nome.

Ahimè …. in un attimo svanì tutta la mia gioia e subentrò in me delusione e rabbia. Di li a poco il buon amico Pettone (Domenico Apruzzese operaio del Comune) mi spiegava che il locale doveva accogliere un istituendo ufficio di Polizia Municipale intercomunale. Avevano smantellato tutto, comprese le  mie personali attrezzature informatiche (quelle, per intenderci, che permettevano ai numerosi ragazzi, l’estate, di sedersi lungo la scalinata e connettersi ad internet) senza che ne fossi informato ai fini del loro recupero.           

    Allora, ho pensato (povero illuso) “ci avranno assegnato  un nuovo locale in condominio con la Proloco”; bene, mi son detto, “finalmente un po’ di spazio e possibilità di collaborazione fra associazioni”.

No signori, nulla  di tutto questo. Interpellato, il referente del Centro (Domenico Vitti), mi ha dato notizie frammentarie; vaghe informazioni… si forse… un locale con la Proloco .. ho richiesto…. Insomma, al solito: chiarezza zero.

    Tutta colpa della mia passione per la montagna  che mi porta, ormai, a non frequentare più assiduamente “la piazza” e  i “palazzi” del governo locale e, quindi, non avere contezza degli avvenimenti e delle iniziative dell’Amministrazione comunale.

Non soddisfatto ho interpellato il Sindaco, il quale, come suo solito, con giro di parole e chiacchiere inutili, si è illuso di farmi credere  come l’Amministrazione avesse già deciso la nuova destinazione del  Centro Anziani presso i locali della Proloco.  Lascio immaginare, a chi mi conosce, la reazione che ho avuto.

Per fortuna la mia condizione di “giovane anziano” mi mette al riparo dall’aver bisogno di un punto di ritrovo, perché il mio tempo libero lo passo, oggi,  fra le nevi dei nostri monti o in bici sulle strade della nostra regione; tuttavia mi sarebbe piaciuto collaborare nel Centro per farlo crescere e portarlo alle dimensioni di tutti gli altri centri dei paesi limitrofi; mettere le mie esperienze ed il mio tempo libero a disposizione degli altri “anziani meno giovani”. Cercare di favorire il ritorno ad un clima di distensione nel paese, travagliato da sanabili contrasti di varia natura , fomentati dalla stupidità di pochi per bassi interessi personalistici, era nei miei obiettivi. Nel Centro non si fanno carriere, non ci sono poltrone da occupare, non ci sono poteri da esercitare, non ci sono denari da gestire, sarebbe stato il luogo ideale per un tale progetto.  

    Tutto questo viene ora vanificato dall’ignobile sfratto messo in atto dall’Amministrazione comunale alla quale indirizzo tutta la mia disistima.

   Però  un riconoscimento gli è dovuto a questi signori: alcune fasce di cittadini, in particolari zone del paese,  sono state risparmiate dall’ascia demolitrice dell’Amministrazione; mi riferisco agli amici anziani del Centro di Pietrafitta ai quali non è stato dato sfratto ma, al contrario, la  loro struttura è stata ulteriormente attrezzata con un bel campo di bocce.

Mi riferisco, ancora, ai bambini della frazione di Pietrafitta che hanno visto realizzato per loro un bel parco gioghi in loc. La Sirienza.

 

Mi riferisco ai giovani, e non,  della Vallepecorina che stanno per vedere completati i lavori di sistemazione del piccolo centro sportivo polivalente (calcetto-bocce…) in località Frattamancini.

Senza dimenticare la categoria dei cacciatori che si sono visti assegnare l’edificio scolastico della Vallepecorina per squartare le loro prede (ad onor del vero devo verificare se a tutt’oggi ne hanno ancora l’uso).

 

A nome di tutti loro vi dico Grazie signori !!!! lodevole impegno… ma per quanto mi riguarda e per come avete trattato i giovani e gli anziani del Centro ed amministrato il Centro Storico stesso, vi grido con forza: Vergogna!!! ( alla Sgarbi maniera: 10 volte Vergogna).

 Cari lettori vi risparmio qualsiasi documentazione fotografica circa lo stato in cui versano gli impianti sportivi del Capoluogo (ridotto a recinto per pecore e cavalli) e il parco giardino Colle; Vi mostro solo la fine che ha fatto il Centro Anziani del Capoluogo alla data del 2 febbraio 2013:

Tutto questo  vi faccia riflettere!!. E vi assicuro che non è tutto qui!!!….. A presto

Settefrati,  2 febbraio 2013                                                             Renato Vitti –  revitt@libero.it