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Pagina dedicata ad Aldo Venturini. 2 luglio 2012

 

Antonio Vitti

Le stellucce della Madonna.

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Le foto che presentiamo sono tutte del fotografo Morpurgo (Spalato 1886-Roma 1971) e sono attualmente  conservate dal Ministero per i Beni Culturali. Le foto sono riprodotte in un bel libro del quale  a suo tempo presentammo la pubblicazione, il cui titolo e’ “Sulle strade della Fede- Pellegrinaggio a Canneto agli inizi del ‘900” a cura di Romeo Fraioli. Le foto del Morpurgo sono interessanti, meravigliose    per chi ha a cuore Canneto, la devozione alla Madonna Nera , e tutte le tradizioni e le leggende che emanano dall’Ermo Canneto. Abbiamo volute titolare la pagina presente di settefrati.net  “Le stellucce della Madonna”  perche’ alcune fra le piu’ belle foto del  Morpurgo ci mostrano pellegrini a Capodacqua che cercano proprio le Stellucce della Madonna.

“… Narra una pia leggenda…”: l’incipit della narrazione dell’apparizione della Madonna a Capodacqua dell’Arciprete Marsella, l’incipit della storia della nostra spiritualita’,  e del battito del nostro cuore che custodisce la Leggenda di Canneto: li’, nella profondita’ del nostro animo,   il mormorio delle parolette brevi di Don Crescenzo non ci abbandonera’ mai. Tolstoj , nel momento in cui descrive l’occupazione di Mosca da parte dell’esercito napoleonico, mette in bocca ad uno dei personaggi di Guerra e Pace una bellissima espressione: “La Russia non e’ a Mosca… e’ nel cuore dei suoi figli…”… noi possiamo dire: “Canneto e’ nei nostri cuori” .

Le Stellucce della Madonna: di che cosa si tratta? Le acque del Melfa che erompevano da Capodacqua facevano emergere dal sottosuolo piccolo scaglie di un minerale che nell’aspetto era simile ad oro, che colpite dal sole brillavano nell’acqua, tremolando come san fare le stelle,  tremolando come stelline, o meglio stellucce….o meglio Stellucce…ed i pellegrini le cercavano, le prendevano con se’,  e la cerca  si intersecava con un antico “rito” per cui ci si legava, si diventava comari.  Da bambino anche io ne trovai due o tre, le conservai per alcuni anni, dopo non le ho piu’ trovate, chissa dov’erano finite, ne provai un forte dispiacere ed ancor oggi me ne dispiace.

La leggenda vuole che quando la Vergine Maria sfioro’ con il suo annello la roccia di Capodacqua oltre alle acque del fiume nacquero le Stellucce, le Stellucce della Madonna. Questa leggenda nota a tutti i pellegrini di Canneto, fu viva per secoli, fino al 1959, quando Capodacqua fu rovinato in modo orribile da lavori mal fatti, che  si potevano evitare pur volendo captare le acque del Melfa: sarebbe bastato fare i lavori di captazione un pochino piu’ a valle. Dicevo di aver perso le mie stellucce della Madonna da me raccolte a Capodacqua; le ho perse ed ho perso anch’io l’Antico Fiume Melfa … forse per custodire le mie stellucce occorreva l’innocenza di un bambino … ma forse , parafrasando Tolstoj le mie stellucce sono presenti in un recondito luogo della mia anima, cullate dalle arcane nenie o inni o sussurri del mio fiume che Vive, Vive, Vive nella mia anima, e nelle anime dei fratelli con i quali condivido l’eredita' di leggende celestiali legate alla Grazia, alla Bonta’ ed alla Bellezza di Colei che un grande teologo chiamo’  “Il Paradiso di Dio” .

Antonio Vitti - 2 Luglio 2012