Aldo Venturini
Toponimi. Quando la storia si coniuga con la geografia.
Il toponimo non è il nome di un topo, bensì il nome di un
luogo. Questo luogo (dal greco topos) ha avuto il nome in un
determinato momento storico ed esprime un forte legame con
il territorio perché fornisce informazioni che non si
possono riscontrare nei documenti.
I nomi dei luoghi rappresentano un naturale patrimonio
culturale , sono dei reperti archeologici che stanno
scomparendo.
Ieri pomeriggio,tornando in macchina, all’altezza della
curva della ”Carecara”, ho scoperto che mio figlio Gaetano
Maria sapeva il toponimo ma non conosceva il perché di quel
nome.
Ho parcheggiato la macchina e gli ho fatto intravedere, tra
dune di spini, una struttura in pietra che,nei secoli
passati, serviva per la produzione della calce
indispensabile per la costruzione delle abitazioni in pietra
del nostro paese.
La calce è un materiale ottenuto per arrostimento, a
temperature elevate, di rocce calcaree in apposite fornaci
alimentate a legna chiamate,sia in Abruzzo che in Molise,
“calecare”.
Le calecare erano presenti ovunque fossero
reperibili in abbondanza le due materie prime
necessarie per produrre la calce viva: le pietre calcaree ed
il legname per
alimentare
le fornaci.
Un altro toponimo che sta scomparendo è “il tubo della
conserva”.La località sta sulla collina ,a ridosso del
paese,dove sono stati sistemati ripetitori di canali
televisivi e telefonici.
Tempo addietro c’era un grande tubo sfiatatoio, attualmente
abbattuto,che soprastava una grande cisterna – serbatoio
(“conserva”) dell’acqua proveniente da Canneto. Fu costruita
verso la fine del 1800,quando si realizzò l’acquedotto che
riforniva Settefrati, San Donato, Alvito e Gallinaro.
Un ricco patrimonio culturale, di notevole valore per la
storia locale , sta andando irrimediabilmente perduto.
Il poeta Milan Kundera affermava che per liquidare un popolo
si comincia con il privarlo della memoria.
Facciamo, dunque, fronte comune con quanti compiono sforzi
perché la nostra identità culturale non sia dimenticata. Mi
torna in mente il certosino e decennale lavoro del webmaster
Antonio Vitti con il sito Settefrati.net e il meraviglioso
vocabolario del dialetto settefratese di Renato Tamburrini.
A proposito, quando qualche Ente si decide a stamparlo ?.
Si sputtanano tanti soldi per “mostri di pittura”
trentennali di cui molti quadri, primi premi, sono scomparsi
!!!
Settefrati 26 giugno 2012
San Josemaria Escrivà De Balaguer
Grazie Aldo per questa nuova tessera di quel mosaico delle
memorie che stiamo tentando di ricostruire, in formato
ultramoderno, con le nuove e quasi incredibili tecnologie
del nostro tempo. Nel novero dei luoghi "salvati" in
internet questa volta entrano la Carecara ed il Tubo della
Conserva. Era' gia' toccato alle Ferriere, al Dialetto, alle
Mole di Vito, al Lavatoio, alla Torre (con il suo cunicolo...
virtuale);
speriamo che un giorno si possano estrarre dall'oblio il
Molino di Casalevecchia e la Miniera "deglie
Colle Menerale" , le altre Carecare
(di Santa Felicita, di Canari, dall'Ara del Pozzo, del
Collacreta, di
Serva Cauta...), i numerosi stazzi che sono disseminati sui
nostri amati monti, e le fontanelle... le frazioni scomparse,
fagocitate da una vegetazione spietata che avanza
devastatrice, come puo' testimoniare la povera Carecara....... avitti47 - 27 giugno
2012 .
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