Vacanze
Settefratesi.
Era da molti anni che non andavo a Settefrati agli inizi di agosto; l’ho fatto
quest’anno ed e’ stato veramente
piacevole, un po’ lontani dalla festa e’
piu’ facile riposare. Da giovane non mi riusciva ma ora, alle soglie dei
sessanta e dormendo almeno tre ore nel pomeriggio, sono riuscito a svegliarmi
tutte le mattine verso le cinque e mezza / sei. Per andare fuori paese, a Santa
Felicita per tre o quattro ore a lavoricchiare : pulire, tagliare siepi,
aggiustare cancelli e recinzioni, fare una piccola
fontana. In agosto alle sei
del
mattino albeggia e poi pian pianino il sole avanza da Terelle, alle
colline di Casalvieri, a Gallinaro, per raggiungere infine Settefrati ed il mio casolare;
dopo un paio d’ore fa caldo e smetto di lavorare. Che pace,
che pace…. Compagni delle mie
mattinate i miei alberi: tre cipressi, un ligustro, tre tigli, una cedrina,
una ampelopsis e piu’ giu’ olivi e meli, alcune viti malridotte e due
cespugli di verdissimi agrumi selvatici ….
Il paese poco lontano mi fa pervenire i suoi suoni, gli altri paesi della
costellazione Val Comino bivaccano in pace sui loro colli.
Ogni giorno alle dieci, stanco
nel corpo ma riposatissimo nella mente, mi siedo per alcuni minuti, al fresco ed
ai miei occhi si offre il
panorama della mia vita… il paese,
le colline che lo sovrastano e su in cima
i boschi ed i prati di Casalorda, della Rocca Altiera, della Bellaveduta.
D’Annunzio, innamorato della Toscana disse che l’Ellade sta fra Luni e
Populonia … a me vien da pensare che l’Eden stia fra Santa Felicita e il
Valico di Portella (un
Eden
popolato di fiori di topazio e zaffiro ed acquamarina, di alberi di giada, di
pietre e rocce argenteee, sovrastato da nubi leggere e da azzurri cristallini,
percorso da suoni familiari, nei sussurri
di brezze che non sono di questo mondo). Torno a casa in uno stato di
beatitudine. Il giornale, quattro chiacchiere con gli amici e, spesso, il rito
delle compere, soprattutto di cibo. Pomodori, pizza bianca di San Donato,
spaghetti Zaffiri, prosciutto di
Parma
, Camembert, qualche
volta
agnello, vino bianco e gassosa, …
delizie semplici per il palato e per l’anima. A letto dopo pranzo , dormendo
sonni tranquillissimi dopo aver letto una o due buone pagine. Ed e` qui che
l’anima pare distaccarsi dal corpo per una passeggiata autonoma nell’alto
dei cieli, incrociando gli angeli,
gli uccelli e le farfalle che popolano questa terra, esseri tutti
devotissimi alla
Regina
di questi luoghi….. ed il
veleggiare mi e` dolce in questi spazi, e` questo che cerco
venendo in pellegrinaggio ogni anno nella mia amatissima casa natale,
avamposto del Paradiso ………….. Tornero' un giorno, sì tornero' per
non piu' muovermi, per sempre, sopra un colle alla base dei miei monti a
condividere l'estasi delle ginestre oranti, in sintonia con le
rocce, in compagnia dei faggi e dei miei amici vivi e morti. Un giorno tornero'
, vivo o morto io tornero' al mio paese ........
avitti47
26
agosto 2004
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