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Auguri da www.settefrati.net

 

Nell’imminenza delle Feste di Natale e di Fine Anno Auguri a tutti i lettori di questo sito. Propongo qualche breve riflessione.

 

Attivita’ del sito

 

All’inizio dell’anno 2007 i contatori dicevano 100,000 visite,  all’inizio del 2008 saranno probabilmente 170,000, come dire una media di circa 190 visite al giorno. I numeri sono eccellenti,  quasi incredibili, ma i contatori sono li’,  sempre controllabili, sono cifre esatte, affidabili. 

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Quest’anno e` stato un anno molto importante per Settefrati, e` stato l’anno nel quale dopo circa 50 anni e` stato ritrovato il coraggio di  tornare alla stupenda tradizione della processione a Canneto a piedi; questo sito ha coperto l’evento, anzi gli eventi (18 e 22), in modo utile per la comunita', forse potremmo  azzardare a dire in modo eccellente, non per la qualita` delle immagini, o non solo per questo, ma per aver dato a centinaia e migliaia di persone  una possibilita` di vedere, una possibilita` di ricordare, una possibilita` di sognare. Di sognare di esserci, il che’ vuol dire in qualche modo di esserci. Ed una possibilta` di tornarci spesso....Una mia cugina di Stamford ha voluto dirmi che ogni settimana visita la pagina del 18  Agosto, immancabilmente. Devo confessare che io stesso navigo il sito per mio piacere, e spesso anch’ io rivedo le pagine del 18 Agosto 2007.  Ma io guardo di tanto in tanto anche gli elenchi dei primi emigrati in USA, La Visione, le pagine del Marsella e tante, tantissime altre pagine ...  le nostre memorie: con 12,000 foto, con piu’ di 300 pagine, il sito e` un po' un museo, un po' un luogo di ricordi, dove e' riposante fare fare due passi.

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Di tanto in tanto ricevo qualche lettera commovente, per esempio, “ mia madre ha 90 anni, non puo’ tornare a Settefrati perche` e’ molto malata, ma ha visto le foto della Madonna e si e` commossa”, questa anziana signora e` poi morta. Non c’e’ settefratese che non compaia, per lo meno in gruppo, non c’e’ luogo che non abbia una sua foto: Casalorda, Canari, Canneto,  e il Club di Stamford. E tante, tante processioni.... troppe? Me lo sono chiesto e la risposta che propongo e’ che no,  le processioni non sono troppe, perche` siamo un popolo molto religioso, perche’ i tempi sono quelli che sono,  e perche` anche se  non  ho titoli particolari per parlare di cose sacre,  (ma ogni cristiano e` un po' titolato a farlo: un po' profeta, un po' sacerdote, un po' re)  credo anch’io che bisogna cercare prima di tutto il Regno di Dio, ... il resto sara` dato in sovrappiu’, secondo le Eterne Parole del Signore. 

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Sono contentissimo quando vedo che il sito e` seguito sia in  USA e Canada  che in Italia, ma mi commuovo quando vedo numeri non molto grandi ma comunque significativi di visitatori dal Brasile ove sono ancora  evidentemente diversi settefratesi,  che avevamo un po’ dimenticato, e che accogliamo nel nostro cuore, e non sembri retorica. E dalla Spagna, Inghilterra, Francia, Irlanda. Una comunita` sparsa quindi,  ma sempre una comunita`.

 

Comunita`

 

Gia’, una comunita’. Vediamo di capirci un po’. Comunita` settefratese. La parola “settefratese”  e` facile da intendere, ma la parola “comunita'”  induce a riflettere. Di per certo una comunita` non e’ riconducibile ad un semplice insieme di  persone. Non puo’ consistere nemmeno solo in quanto un dato numero di persone ha in comune, in una sorta un denominatore comune, anche se  il denominatore comune c’e’. ma non basta.  E’ una unita’? E se si’ di che cosa? Potremmo tentare un po’ di analisi partendo dalla comunita` per eccellenza, la Chiesa, che e` il Corpo di Cristo,  e Cristo ne e` il Capo,  e noi siamo le membra. Il Corpo di Cristo e` indivisibile, e la Chiesa e` indivisibile e’ una, e’ la Comunita` perfetta. La chiesa e` Universale, comprende i morti, comprende i vivi, comprende anche coloro che debbono ancora nascere; siccome la Chiesa e` indivisibile e comprende Cristo e tutti i cristiani morti , vivi e ancora non nati, noi tutti che ne facciamo parte, siamo in comunione fra noi, siamo comunita`.  Ed ecco un po’ di  luce, di quella vera. Siamo comunita` perche Cristo ci fa tale: e` Lui il fondatore della nostra Comunita`: unendoci a se’  Egli ci mette in comunione.... Usa, Canada, Italia, Brasile... etc....  e, oso io, e perche’ no? Canneto, Canari, Casalorda, Stamford, la Chiesa delle Grazie, i tanti Cimiteri dove sono sepolti i nostri fratelli, e le vecchie foto, ed i vecchi libri... siamo in Comunione, siamo stati posti in Comunione da Gesu’, e quando usciamo dalla Chiesa,  intesa questa volta come luogo di culto, o quando attraversiamo la porta della morte, continuiamo ad esserlo, le leggi di Dio non cessando alle porte della Chiesa, ne’ con la morte.

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E che la parola Chiesa significhi oltre che comunita` di cristiani anche una casa, significa che questa casa sara` un po’, in qualche modo,  in comunione con noi anche essa, come tutta la Creazione, che e` in attesa, che attende perche’ Qualcuno le ha detto di attendere, come ci dice l'Apostolo. Siamo in comunione fra noi, siamo comunita’ perche Cristo ci ha posti in comunione ognuno di noi con Lui,  e quindi tutti fra noi: quel Cristo Bambino e Re che in braccio a Maria Regina e’ tornato con noi, con la sua comunita` lungo l’Antico Sentiero parte della comunita', verso una Montagna gia` in pacifica attesa della Madre e poi da Essa consacrata, e mille volte riconsacrata dalle frequentazioni di comunita’ di cristiani,  vivi e morti. Per la nostra debolezza e per le tante tentazioni tendiamo a non tenerne troppo conto,  ma essere Comunita' significa essere incorporati a Cristo che ci unisce tutti,  sempre, anche fuori dai luoghi sacri, anche a migliaia di chilometri di distanza, anche oltre quel pesante  cancello che cigola  ma oltre il quale , vero?,  troviamo sempre un certo senso di pace. Abbiamo tendenza a dimenticare, ma quell’ “ Ut Unum Sint” scopo della Passione e` ora gia’ un “Unum Sumus”, una realta’ che ci fa affacciare sull’eternita`,  gia’ ora, e che di per se’ e` gia’ vita eterna.  La Morte, con il suo cigolio, non sciogliera` la Comunita'  che e` Eterna. 

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Una comunita` che cammina per il  sentiero ritrovato, che e` in contatto con tutti i morti, con i vivi, con gli ancora non nati. Una comunita’ che ha gia’ il Regno di Dio. La comunita` che vogliamo servire perche’ non possiamo non amare, perche` irradia da quel Bambino che sta cosi' bene in braccio alla nostra Grande Regina,  che cammina con noi verso le altezze di Canneto, metafora delle altezze dello spirito; una  comunita` che include una terra meravigliosa, la terra di quel bosco e di quel prato scelto a dimora dalla Gran Madre di Dio Maria Santissima.  Questa e` la nostra comunita'.

 

Buon Natale a tutti, cari fratelli settefratesi.

 

 

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